Quantcast
Channel: a clacca piace leggere...
Viewing all 698 articles
Browse latest View live

La distanza

$
0
0
La storia di un viaggio per la Sicilia, un trio improvvisato e una storia d'amore che fa da sottofondo a tutta la narrazione: ecco cosa è, in poche parole, La distanza.

*Attenzione: possibili spoiler!*
Nicola, in vista dei sui trent'anni, pensa di raggiungere Carla - la sua ragazza -  a Londra. Il piano è semplice: attraversare la Sicilia, fermarsi a Castelbuono per assistere all'Ypsigrock festival ed infine dirigersi verso l'aeroporto di Palermo per prendere il volo diretto in Inghilterra. Il giorno dopo aver programmato tutto, in un negozio di dischi underground, conosce Francesca, una ragazza spezzina in vacanza, che si offrirà di accompagnarlo lungo tutto il viaggio. Nicola si troverà a condurre Francesca e Charlotte (un'amica francese) alla scoperta di posti e gusti nuovi nel siracusano, fino a che scoprirà di essere stato abbandonato, presso l'ostello in cui alloggiavano, dopo un litigio  tra le due ragazze. Costretto a riprendere i suoi passi affidandosi al servizio di trasporto siciliano, subirà la sfuriata di Carla, che era all'oscuro di tutto, e si prometterà di discuterne non appena l'avrebbe raggiunta. Durante l'Ypsigrock festival, Nicola incontrerà inaspettatamente Francesca che, una volta scusatasi, lo accompagnerà all'aeroporto. Quest'ultima parte del viaggio sarà quella più intensa per lui, in quanto rifletterà molto sulla sua condizione e su come gli eventi abbiano giocato un ruolo chiave nel rendergli chiaro cosa volesse.
*fine spoiler*

Partendo dal presupposto che fatti ed eventi "banali" possano costituire una buona storia, ciò non significa che qualsiasi fatto e qualsiasi evento siano degni di essere raccontati. Nonostante ciò, può risultare cruciale il modo in cui questi eventi siano raccontati e il perché li si raccontano.

Se l'intento di Colapesce e Baronciani è quello di raccontare l'amore a distanza, il modo in cui esso viene vissuto insieme ai suoi alti e bassi, con le ansie e le preoccupazioni, con la sua dose di fiducia reciproca costantemente messa alla prova dal non avere un contatto visivo con il partner, o quello di far rivivere le atmosfere, i colori, i suoni, gli odori che rendono la Sicilia la terra unica ed inconfondibile che è, allora no, a mio avviso non ci sono riusciti del tutto.

L'idea che sta alla base di questo graphic novel è, senza dubbio, potenzialmente ottima. Eppure, ciò che viene fuori tra le pagine è un'estrema leggerezza che, dopo le diverse riletture, mi ha fatto pensare che quest'opera possa lasciare l'amaro in bocca e un pizzico di delusione, considerate le alte aspettative coltivate dal clamore che si è brevemente diffuso in rete.

Ad una lettura attenta, ci si rende conto di come non venga proposta né una rappresentazione stereotipata di un luogo e neppure una sua autentica descrizione; allo stesso modo, i personaggi appaiono privi di spessore psicologico e non rappresentano neppure un modello che possa far pensare alla volontà di una più complessa analisi sociologica e culturale. I luoghi visitati durante il viaggio e persino gli eventi principali sui quali si basa l'intreccio (la fidanzata lontana o l'Ypsigrock festival, ad esempio) risultano appena abbozzati, quasi non avessero una vera e propria importanza. L'atteggiamento stesso dei vari personaggi lascia qualche perplessità: Nicola si atteggia all'inizio da ragazzo spiantato, si definisce, forse in maniera puerile, in vacanza forzata, eppure non sembra esattamente così in difficoltà (chi frequenta negozi di dischi e lp, o progetta viaggi in Inghilterra, dubito abbia una vera e propria carenza economica tale da non poter pagare il biglietto di un pullman), sembrerebbe più il tipico trentenne che si lamenta della sua condizione senza cercare più di tanto di cambiarla, visto che, a quanto pare, non è poi una condizione così invivibile; Francesca e Charlotte hanno un atteggiamento costantemente ambiguo che non rende chiaro quale sia il rapporto tra loro e quale sia l'interesse che nutrono nei confronti di Nicola, apparendo come due semplici turiste, le tipiche turiste per le quali vacanza significa fine delle regole e spensieratezza senza freni, che mostrano una leggerezza tale da non porsi alcun problema sul cosa stia succedendo e restando in balia degli eventi (caratteristica in comune con Nicola), salvo poi tormentarsi con rimorsi di coscienza quando ormai è troppo tardi.

Se volessimo un'ulteriore prova di quell'estrema leggerezza di cui accennavo, basterebbe riflettere sulle vicende raccontate e porsi delle domande sulla plausibilità di ciò che accade. In particolare, dato per assodato che la storia non ha un corrispettivo simbolico, quanto è plausibile che una ragazza in vacanza, dopo pochi scambi di parole con un ragazzo a lei sconosciuto, possa proporre un passaggio sulla propria auto lasciando che quello stesso ragazzo la guidi verso non si sa dove? E quanto è plausibile che un ragazzo, dopo pochi scambi di parole, accetti che una ragazza a lui sconosciuta gli dia un passaggio per attraversare la Sicilia, senza porsi il minimo problema? In entrambi i casi nessuno dei due avrebbe potuto dare certezza all'altro circa la loro buonafede, eppure, questa fiducia reciproca basata sul nulla appare imprescindibile, come se non potesse essere altro che così (soltanto Nicola sembrerà cadere dalle nuvole quando si ritroverà abbandonato in un ostello e, come non bastasse, a piedi e lontano da dove vorrebbe essere in quel momento).

La struttura della trama, però, sembra avere qualcosa di particolare: è come se argomento principale e argomento secondario (la distanza dalla fidanzata e il viaggio per la sicilia) si scambiassero ruolo lungo il corso della narrazione. In particolare, il corpo dell'opera è riempito soltanto dal viaggio e non si parla più della "distanza", che viene solamente accennata tramite un paio di sms che Carla invia a Nicola. Solo alla fine l'argomento si ripresenta in maniera chiara e con tutto il suo fardello di dubbi. In qualche modo è come se l'amore a distanza creasse un rapporto così labile che, senza accorgersene, si riesce anche a sostituirlo senza troppa fatica anche con un incontro casuale, o almeno è quello che viene fuori dalla narrazione.

Discorso a parte merita lo stile grafico che, a mio avviso, rimane il punto di forza di questo graphic
novel. Le figure, così come anche i luoghi proposti, vengono presentate con un taglio fotografico e non cinematografico, ed è come se tutta la vicenda fosse scattata velocemente, senza badar molto all'inquadratura, proprio come farebbe un turista: il personaggio è fondamentale, è centrale; i luoghi appaiono solo come sfondo accessorio, accennati. Si viene a creare, dunque, uno stile di narrazione  che ricorda un po' la struttura di un album fotografico, rotto però dall'utilizzo di uno schema libero da gabbie, in cui le vignette sembrano inseguirsi senza un'ordine prestabilito. Anche qui l'idea è buona, ma, personalmente, trovo scomodo e antiestetico il dover leggere o guardare una vignetta divisa proprio dalla rilegatura.
Sebbene lo stile mi piaccia molto, ritengo che la colorazione scelta, per quanto sia affine all'autore, non sia adatta a presentare la Sicilia: i toni pastello, che tendono al grigio, sono molto lontani dai colori caldi e saturi delle estati siciliane. Tutto sommato, però, mi piace l'effetto frame che si viene a creare con questo contrasto tra le vignette statiche e il viaggio che viene raccontato.

Sfogliando le pagine si nota anche un'ulteriore elemento che è, a mio avviso, quello più interessante. Sto parlando delle citazioni letterarie e musicali a tema scelte e proposte, tra cui anche dello stesso Goethe:

L'Italia senza la sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto... La purezza de contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra... Chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita.

Questa ed altre citazioni alzano il livello di quanto scritto, per quanto non sempre siano adatte e inerenti alla narrazione.

Ad ogni modo, tenendo conto di quanto sinora detto, considerata l'opera nella sua interezza, non posso dire altro che, a mio avviso, essa si colloca al di sotto delle aspettative, sebbene sia comunque un tentativo letterario non di poco conto. Di certo, resta pur vero che spesso è proprio il marasma pubblicitario a creare o distruggere quelle aspettative che, se non fossero così nutrite prima della lettura, permetterebbero di apprezzare un'opera per come è davvero e non per come si è sentito che fosse.

R.

proibito dormire

$
0
0
gli ultimi mesi sono stati pieni di scoperte di nuovi autori e titoli interessantissimi, non potevo dunque continuare a rimandare l'acquisto di proibito dormire (anche se bisogna dare al misterioso recensore il merito di averlo preso, eh...), il fumetto d'esordio di chiara cernigliaro, autrice giovanissima e mia concittadina, nonché il primo titoli pubblicato da zap edizioni, anche lei, giovanissima e palermitana casa editrice.

non è stato solo senso d'appartenenza geograficamente inteso, anche se da palermitana mi capita di rado di potermi vantare di qualcosa che riguarda questa città, più spesso me ne lamento, ma di chiara e del suo proibito dormire ne avevo da tanto tempo letto un gran bene, e mi era piaciuta la cover del volume sin dal primo momento.
ultimamente - ho quasi paura di dirlo per scaramanzia oramai - il mio sesto senso ci prende sempre: quando mi fisso a voler leggere qualcosa, poi quel qualcosa si rivela davvero interessante e meritevole. e ovviamente, anche questa volta è stato così.

proibito dormireè una bellissima e validissima opera prima di un'autrice che ci ha rivelato un grandissimo potenziale, come narratrice e come disegnatrice, e della quale non vedo l'ora di poter leggere altro.

chiara ha deciso di ambientare la sua storia in un mondo fantastico, popolato da creature molto più umane di quello che non diremmo al primo sguardo. mentori, pelle robusta, capaci, squama liscia, passo svelto e ferro battente: ogni clan ha le sue specifiche caratteristiche e il suo particolare ruolo all'interno della società.
ma cosa succede quando qualcuno di diverso, qualcuno che non appartiene a nessun clan, improvvisamente appare nella comunità dove tutto è regolato in modo sicuro e preciso? e perché nel paese di sya e caleb è diventato così pericoloso dormire che nessuno può più addormentarsi senza rischiare la vita?

possiamo tranquillamente catalogare proibito dormire come fantasy, ma quello che racconta è qualcosa che ci è molto vicino, che - sopratutto di questi tempi - ci riguarda tutti: superare la paura della diversità e saperne cogliere il suo immenso valore. affrontare questi temi senza scadere nel banale e nel retorico non è facile, ma chiara cernigliari c'è riuscita benissimo, e io non posso che consigliarvi questo titolo.

intanto vi faccio leggere questa piccola intervista fatta a chiara!

ciao chiara, grazie per il tuo tempo e complimenti per il tuo lavoro!
ci racconti qualcosa della genesi di questo tuo primo romanzo?
Ciao Claudia! E grazie a te per questa piccola intervista!
Proibito Dormireè nato in maniera un po' anomala, in effetti. Sono partita dall'idea grafica di uno dei personaggi principali, Otoko, e mi era piaciuto così tanto che volevo creare una storia attorno a lui. Otoko era nato per scherzo in una sketch challenge con dei miei amici disegnatori, e da lì non ho più smesso di disegnarlo!
Poi ho usato la mia insonnia per l'ambientazione, dei temi a me cari da affrontare... e tutto è venuto da sé!
È stata una storia intensa da creare e realizzare, soprattutto nel poco tempo che ho avuto a disposizione, ma nonostante tutto spero di aver trasmesso qualche emozione positiva ai lettori.
a proposito di proibito dormire, la prima domanda che mi è venuta in mente mentre leggevo è: rispetto a quella che è la situazione internazionale e ancor più quella della sicilia, da anni e anni primo punto di approdo di migliaia di profughi e rifugiati, quanto questo ha ispirato le tematiche legate alla difficoltà di integrazione e di accettazione del diverso? e perché hai voluto creare un mondo completamente nuovo, fantastico e lontano - almeno superficialmente - dal nostro, per parlare di qualcosa che ci riguarda così tanto da vicino?
Sicuramente la discriminazione è un tema che mi ha da sempre interessato, e non ho potuto fare a meno di affrontarlo perchè lo sento davvero, sia in me, che nel mondo in generale. Purtroppo continuamente qualcuno viene discriminato per qualcosa, dagli esempi più stupidi possiamo prendere il bambino cicciotto che viene preso in giro dai compagni, e dagli esempi più gravi invece le situazioni attuali di emigrazione e le terribili cronache che sentiamo e leggiamo ogni giorno. Quindi mi viene quasi naturale e automatico trattare questo tema.
La scelta di ambientare queste tematiche in un mondo fantastico deriva semplicemente dal fatto che amo creare universi e personaggi immaginari, e perchè da piccola adoravo leggere romanzi fantasy che in un modo o nell'altro mi facevano interiorizzare certi temi importanti, senza però farmi sentire il peso della realtà. Trovo sia il metodo migliore per sensibilizzare i bambini e i ragazzi, forse proprio perché ho fatto la stessa strada anche io.
hai qualche romanzo, film, fumetto eccetera, che ti ha ispirato per l'ideazione di questa storia? e più in generale, quali sono i tuoi autori e titoli preferiti?
Per questa storia le mie ispirazioni sono state senza dubbio molti videogiochi, come Legend of Zelda, Ni no Kuni e Animal Crossing, ma anche la filmografia fantasy anni '80 con la Storia Infinita e Labyrint!Le mie influenze grafiche (apparte gli artworks dei videogiochi sopra) sono sicuramente Alessandro Barbucci, Barbara Canepa ed Enrique Fernandez, miei idoli da sempre. Per questo progetto in particolare ho guardato molto anche Fabien Mense, Anna Cattish e Linda Cavallini! L'ultimo libro a fumetti  che ho amato è La scimmia di Hartlepool, di Lupano e Mareau!
continuerai a creare storie ambientate nel mondo di sya e caleb?
Mi piacerebbe davvero molto, sento che è ancora un mondo tutto da esplorare e da scoprire! Ho già alcune idee su possibili seguiti ma vedremo...
ci sveleresti qualcosa sui tuoi prossimi progetti?
Come accennavo prima potrebbe esserci la possibilità di un secondo volume, ma oltre Proibito Dormire e le sue storie, ho davvero tanti progetti in cantiere! Di cui una bella serie fantasy, tanto per cambiare! Vedremo insomma come volgerà il futuro!

shopping list di lucca - ovvero consigli per gli acquisti (secondo me) per chi ci andrà - seconda edizione

$
0
0
l'avevo fatto anche l'anno scorso (qui), e dato che sono mesi che sto in fibrillazione per tutte le meraviglie che ci saranno a lucca (siiigh. nemmeno quest'anno!) volevo rifare la listona dei (miei) consigli per gli acquisti per chi ci andrà (vi odio!)

ps. mancano un paio di cover, ma le inserirò non appena saranno visibili sui siti dei rispettivi editori.


 • disney • 

un saaacco di roba.
già all'etna comics mi avevano praticamente dissanguata allo stand di topolino, ma neanche qui si scherza!

dunque dunque... cominciamo con una attesissima (almeno per me!) ristampa: mickey mouse mystery magazine che verrà ripubblicato in due volumoni cartonati al modico (coff!) costo di 35€ ciascuno... una bella sommetta, c'è poco da dire, ma personalmente sono contenta, è una delle poche serie (tra i vari spillati disney) che mi manca, quindi pazienza per il mega prezzo, oltretutto considerando le dimensioni del volume, il fatto che sarà cartonato eccetera... insomma, ce li vale!

per le limited de luxe edition ci sono due nuovi titoli: pk - gli argini del tempo (il secondo volume dopo potere e potenza), che è un must senza se e senza ma, e topolino e pippo on the road, pubblicata qualche mese fa sul topo, davvero meritevole per chi se la fosse persa.

  

poi, finalmente!, la tanto vociferata pink edition, dedicata immancabilmente a silvia ziche (e marco bosco). manco a dirlo, ho tutte le storie pubblicate in questo volume sparse qua e là tra ristampe varie e topolino, ma non ho intenzione di perdermi un volume di questa serie, ergo sarà mio!
adesso sono davvero curiosa di sapere a quale autore sarà dedicato il prossimo volume...

imperdibile anche il numero di topolino che uscirà in concomitanza con la fiera, il numero 3127 del 28 ottobre, che a lucca - e in fumetteria - sarà presente anche con una variant cover luminescente. ci saranno tre storie scritte da sio (che non mi piace poi tanto a dire il vero, ma sono curiosa di vedere cosa tirerà fuori per l'occasione) disegnate rispettivamente da silvia ziche, corrado mastantuono e stefano intini, una storia del meraviglioso duo casty/faccini e il prologo - di cinque pagine - de il raggio nero, sceneggiato da francesco artibani e disegnato da lorenzo pastrovicchio.

 

 • autoproduzioni • 

assolutamente mio der krampus, l'immancabile volume del gruppo manticora, ormai è l'appuntamento fisso di ogni lucca c&g, ed è uno dei titoli che attendo con più impazienza. se non li conoscete ancora potete leggere le recensioni di sindrome, spine, tenebre, instrumenta e feral children. e ovviamente il consiglio è di recuperare anche questi!

scoperta recente: l'artbook collettivo autoprodotto folksfool, il cui ricavato andrà interamente in beneficenza per la cura e la salvaguardia delle tartarughe marine di lampedusa. ne ho già parlato più dettagliatamente qui.


altra autoproduzione scoperta per caso è ferea, pubblicata da nyesis, nick dietro il quale lavorano due bravissime artiste, sara fabrizi ed elisa l. cross. ferea è una fanzine che contiene racers, il loro fumetto - che ho trovato per caso cazzeggiando su fb e mi è piaciuto tanto - e le loro light novels (delle quali però non so nulla). quest'anno a lucca viene presentato il terzo volume, io ne approfitto (grazie a mel-chan!) per recuperarli tutti e tre!

infine vi consiglio ancora una volta miss hall, di giulia adragna, ne avevo già parlato qui e qui, a lucca troverete entrambi i volumi (e sono belli bellissimi!)

 

 • graphic novel e altre cose interessanti • 

finalmente esce anche un ex è per sempre, il nuovo libro di silvia ziche! durante agosto e settembre aveva pubblicato dei post sul suo blog con qualche notizia e foto dei lavori in corso e non si era sicuri che sarebbe riuscita a finire in tempo per lucca, e invece ce l'ha fatta! siiigh! sapete quanto amo questa donna!

per quello che riguarda bao publishing, la mia lista desideri comprende buona parte del loro catalogo, ma a questo giro mi limiterò a prendere il nuovo libro di flavia biondi (sì, fa parte dei manticori!) la generazione, che aspetto da mesi e mesi! flavia è una delle mie autrici italiane preferite, oltre ai lavori pubblicati con il gruppo manticora, vi suggerisco di recuperare barba di perle (che amo follemente), l'orgoglio di leone e l'importante è finire, tutti e tre editi da renbooks.

inoltre torna lùmina, con un nuovo albo, world of lumina - shani 1, definito sidequel, ovvero un mix tra una side-story e un prequel, un volume di 52 pagine, realizzato da tre ragazzi della scuola del fumetto di palermo e quella di milano (sceneggiatura: maurizio carnago, disegni: paola amormino, colori: lorenzo lanfranconi), su soggetto di linda cavallini e emanuele tenderini, pubblicato da tatai lab e coprodotto da grafimated cartoon, per il costo di 3,50€. sarà disponibile in fiera e successivamente, grazie a manicomix, verrà distribuito anche nel circuito delle fumetterie (sperando ci diano un elenco preciso delle fumetterie... già mi vedo a sclerare con i preordini, mi sa che faccio prima a farmelo spedire!)
la recensione del primo volume di lùmina la trovate qui!


 

per edizioni bd poi ci sarà in anteprima il terzo volumetto di my little pony: friendship is magic, e finalmente direi, visto che il secondo era stato pubblicato a maggio dello scorso anno! qui avevo scritto due parole sul primo numero della serie, presentato a lucca due anni fa.
sapete che io amo follemente mlp, non posso perdermelo per nulla al mondo, anche se plausibilmente aspetterò di trovarlo in libreria o online per acquistarlo...

shockdom presenterà a lucca il primo volume di 4'o clock, una trilogia scritta e disegnata da fiore manni (non so se qualcuno ha mai visto camilla store, io ne ho guardicchiato qualche puntata e - sarà perché sono forever young - mi piaceva! tutto questo per dirvi che fiore è la presentatrice...). 4'o clock racconta una storia ambientata nell'inghilterra vittoriana (e per ora con queste ambientazioni pare che ci andiamo a nozze! oltre che i post su miss hall, che vi ho linkato sopra, qui e quipotete leggere qualcosa a proposito di risenfall), che parla di due gemelli dotati di uno straordinario talento musicale e di un misterioso violinista... qui trovate informazioni in più, manco a dirlo a me ispira molto e spero di recuperarlo presto (se non a lucca il prima possibile su ibs, insieme a cotton tales, sempre di shockdom, dietro al quale rosico già da un po'...)

sempre per bd, nella collana psycho pop, esce in real life, un graphic novel che parla di una ragazzina, appassionata di videogiochi, che si ritrova a scoprire e a confrontarsi con le realtà politiche ed economiche che stanno dietro ai videogiochi stessi. ma parla anche d'amicizia, d'avventura... e poi ha dei disegni che mi piacciono tantissimo. non so quando sarà disponibile in libreria, ma se fossi in voi, darei un'occhiata allo stand...


poooi il secondo volume di hadez per denti blu. trovate qui e qui le recensioni della vecchia edizione autoprodotta (ma ovviamente vi consiglio di recuperare l'edizione nuova!)

ne approfitterò pure per recuperare bandierine, tutta una storia di resistenze, uscito ad aprile. una delle autrici è lorenza de luca, che fa parte del sopracitato gruppo manticora, ed è da mesi che vorrei leggerlo!


e per la serie torniamo adolescenti, ricordatevi la nuova edizione di monster allergy edita da tunué (di cui ho parlato qui!). io - che ovviamente ho i primi ventinove albetti - comprerò solo il 30° episodio, quello finale e ovviamente inedito, che uscirà in libreria intorno a natale, ma che sarà disponibile in anteprima a lucca! in più ci sarà il volumetto aspettando monster allergy, che è già uscito da qualche tempo, libretto "introduttivo" alla serie, con la prefazione del direttore editoriale di tunué, una ministoria inedita che funzionerà come una specie di prologo alla storia che già conosciamo e la geografia dei luoghi in cui si svolgono le vicende di zick ed elena. vi ricordo che costa soltanto un euro e verrà stampato in edizione regular e tre variant. se per caso avete la serie vecchia e la memoria corta, sappiate che le tre copertine variant sono presenti tra quelle dei vecchi spillati!


in ultimo, visto  magari lo sapete già, ma renbooks ha aperto (dal 12 ottobre) i preordini per alcuni titoli di prossima pubblicazione, tra i quali - che sono quelli che vorrei prendere io, che mi ispirano tanto - karmapolis, che troverete in anteprima a lucca, e up all night, del quale vi ho anticipato qualche cosa qui.
acquistandoli entro la data di conclusione della fiera, verranno spediti a novembre senza spese di spedizione. qui tutte le informazioni più dettagliate e l'elenco completo dei titoli che potete preordinare.



e... questo è tutto. il che mi fa venire i brividi perché è davvero tantissima roba, dovrò praticamente vendermi un rene per poter acquistare tutto (e credo che difficilmente riuscirò a recuperare tutto prima di natale) ma sono davvero esaltatissima, non vedo l'ora di mettere le mani su tutte queste cose!

per quello che riguarda le conferenze sulle novità del 2016, spero in nuovi annunci interessanti, sinceramente non vedo l'ora e so già che passerò i giorni della fiera e disintegrare il tasto f5 sui vari siti in cui verranno pubblicate le news.
le mie speranze si focalizzano sull'omnia di don rosa di cui tanto si è parlato sui social negli ultimi mesi, nuovi titoli per la serie definitive collection della disney, magari un paio di titoli manga interessanti (i miei sogni son sempre quelli: la yoshida, la shimizu e quiet country café, senza parlare della ripresa di tutta la roba jpop/gp sospesa, santa paletta, vorrei poter finire lindbergh! e vedere gli altri numeri de il mondo di ran e nina stardust e e e) pubblicati da case editrici degne di questo nome, i soliti immancabili shoujo smielosi (maki usami? dai, avete pubblicato praticamente quasi tutto di lei! mancano pochissimi volumetti! senza parlare del nuovo manga di io sakisaka... e un sacco di altra bella roba) e magari mezzo catalogo soleil (venusdea e collection métamorphose nella loro quasi totalità).

e voi? sapete già cosa acquistare? la mia lista vi ha dato degli spunti? sperate in qualche annuncio in particolare?

cattive ragazze

$
0
0
la storia, molto più spesso di quanto non si creda, la fanno le persone comuni, quelle che riescono con coraggio, passione e determinazione, a sovvertire le regole, quando le regole sono sbagliate.
cattive ragazze racconta la storia di quindici donne, audaci e creative, che hanno saputo dire no all'ordine imposto, alla violenza, alla sottomissione, alla discriminazione, al sessismo, ai diritti negati che da sempre caratterizzano la nostra moderna e civile società.

da olympe de gouges, che durante la rivoluzione francese chiedeva per le donne gli stessi diritti che i rivoluzionari chiedevano per gli uomini, passando per le imprese di nellie bly, la giornalista che inventò l'inchiesta sotto copertura, spiazzando i suoi colleghi maschi nonostante ai suoi tempo una donna che scrivesse di qualcosa di diverso da piante e moda fosse impensabile, attraverso i film di elvira coda notari, la prima donna regista d'italia, arriviamo alla ribellione lunga tutta la vita di nawal el saadawi, un'attivista egiziana che dall'infanzia fino agli ottanta anni ha lottato per i diritti delle donne, contro ogni forma di oppressione, religiosa, politica e civile. e poi antonia masaniello, che combatté affianco dei garibaldini, la famosissima marie curie, scienziata, prima insegnante donna alla sorbona, l'unica donna ad aver vinto due premi nobel in due campi diversi (per la fisica e per la chimica), che dedicò la vita non solo alla scienza ma anche ai diritti delle donne, la meno nota aleksandra kollontaj, ricca e di nobile famiglia, che non ci pensò due volte a ribellarsi alla famiglia e alla società russa intera, denunciando e opponendosi allo sfruttamento del popolo e l'inesistente libertà, anche affettiva e sessuale, delle donne. e poi la prima e unica donna ad aver mai corso al giro d'italia, alfonsina morini strada, una cantante che ha prestato la sua voce ai diritti negati delle donne di colore, angela davis, e una fotografa fuori da ogni canone, claude cahun, sessualmente ambigua ma politicamente schierata in maniera fortissima e chiara contro hitler e le sue politiche belligeranti e razziste. e ancora domitilla barrios de chingara, che insieme ad altre tre donne diede il via a uno sciopero della fame che prestissimo coinvolse tutta la bolivia e che portò alla caduta della dittatura e franca viola, siciliana, la prima a non aver accettato il matrimonio riparatore con chi l'aveva stuprata, la prima a portare un uomo davanti al tribunale accusandolo di violenza sessuale, la prima a non aver chinato il capo davanti al suo carnefice e alla vergognosa morale comune. mama africa, al secolo miriam makeba, sudafricana, che ha dedicato la sua voce e la sua vita per difendere i diritti del suo popolo oppresso dai colonizzatori bianchi, la bellissima hedy lamarr, attrice di grandissimo successo, che inventò il frequency hopping sistem vent'anni prima che tutto il mondo lo utilizzasse per i cellulari, wi-fi eccetera, e onorina brambilla, una delle tante ragazze partigiane che mettevano giorno dopo giorno a repentaglio la loro vita per la pace e la libertà.

le ho volute citare tutte, perché la loro cattiveria, il loro non riuscire e non volere stare al gioco dei più forti, mi ha commossa e riempita di orgoglio - come donna e come persona - durante tutta la lettura. sono nomi importanti, che meriterebbero di essere ricordati un po' più spesso, insieme a quelli di tutte le altre donne che giorno dopo giorno combattono per un mondo più giusto, più ragionevole, più onesto, più civile.

cattive ragazzeè un libro che va letto da chiunque, femmine e maschi, e a qualunque età, per conoscere di più la nostra storia, le lotte che ci hanno portato ad avere i diritti che abbiamo e quelle da fare ancora per ottenere un mondo dove davvero tutti possano avere le stesse opportunità.

commenti randomici a letture randomiche - parte VIII

$
0
0
lucca c&g è cominciato ieri e facebook mi fa rosicare da più di 24 ore con un sacco di foto che stanno lì a dire vedi cosa ti perdi clacca? eh, vedo... intanto qui ci si consola così:


lamentazioni a parte, quest'anno farò un unico post riassuntivo degli annunci, che troverete, quindi, alla fine della fiera. nel frattempo sulla pagina fb ci saranno link, commenti e tutto il resto...

intanto volevo scrivere due parole sulle ultime letture, cominciando dalla roba più deludente, ovvero ali sulla neve di shin takahashi. lo sapete, io adoro questo autore, saikanoè uno dei miei fumetti preferiti in assoluto, ma questo yuki e tsubasa proprio non mi entusiasma. avevo letto il primo volume tempo fa, e ok, carino, ma preferisco altro. di recente ho recuperato anche il secondo e il terzo e bam! la tristezza... cos'è? avevo letto un sacco di critiche sui protagonisti, che sono fondamentalmente un ragazzino smidollato e piagnone e una scema, ma non è quello che mi ha turbata, tanto il fatto che non riesco a seguire la storia, che fino ad adesso è stata incentrata sui poteri esp di tsubasa, che oltre ad essere smidollato e piagnone, è un tentativo abbozzato e mal riuscito di teppista, e sulla convinzione di yuki, sassofonista muta, di essere lei quella dotata di poteri sopranaturali, anche se non ha ancora capito che è tsubasa che le legge nella mente... il tutto è incasinato dalle perenni lagne dei due di cui sopra, frasi sconclusionate che dovrebbero in qualche modo lasciare intendere lo stato di perenne confusione mentale in cui yuki e tsubasa sono perennemente invischiati. ok, la cosa funziona, ma francamente non capisco cosa dovrei trovare di interessante in tutto questo. il tutto è condito da una dose eccessiva di fanservice (si dice ancora fanservice? insomma è pieno di ragazze che passano il tempo a spogliarsi, farsi spogliare e dire fai di me ciò che vuoi) poi migliora? ne vale la pena? perché così è solo una tristezza totale.

carinissimo invece sugar soldier, di cui sono riuscita a prendere i primi tre numeri scambiandoli con una roba che mi vergogno quasi a scrivere che l'avevo acquistata (e infatti non ve lo dico). si è rivelato una bellissima sorpresa, e ho rosicato tanto ripensando che l'avevo snobbato un po' all'uscita perché dalla trama fornita da planet manga sembrava un po' una mezza scemenza.
protagonista della storia è makoto, sorella minore della bellissima e famosissima modella teenager rika (questa roba della modella quindicenne conosciuta da mezza città mi turba ogni volta che la ritrovo in un manga. funziona davvero così in giappone? funziona così anche qui e io non me ne sono mai accorta?), ovviamente da sempre messa in secondo piano rispetto alle grazie della sorella maggiore: makoto non è particolarmente bella (però è carina! tanto carina! è una prerogativa delle protagoniste di shoujo essere carine e avere i complessi? anche questo mi turba), né eccelle in qualche altro campo: è una ragazza normalissima che deve da sempre sopportare il paragone con sua sorella.
quindici anni passati a essere sempre giudicata come quella meno carina, hanno minato la sua autostima in modo drastico, ma adesso makoto è al liceo e come in ogni shoujo che si rispetti, è suo compito innamorarsi di un ragazzo bellissimo e affascinante, meglio ancora se è il più bello e affascinante di tutti.
a questo punto makoto deve scegliere: continuare a piangersi addosso, cercando di trovare tutte le differenze tra lei e la sorella, chiedendo disperatamente al cielo perché non le ha concesso di essere perfetta, oppure dare il meglio di sé e cercare di conquistare il ragazzo dei suoi sogni.
insomma, nonostante sia un manghino pieno zeppo dei soliti triti e ritriti cliché, ho apprezzato tantissimo il carattere di makoto, la sua voglia di migliorarsi senza rinunciare a essere sé stessa, e sopratutto senza mai farsi del male (penso alle diete devastanti, alla chirurgia estetica e a tutte le altre immani cazzate alle quali ricorrono ragazze giovanissime pur di arrivare al loro ideale di pupazzo-scopabile). iriya, ovvero il bellone di turno, è anche lui un bel personaggio, dolce, gentile e premuroso, grazie a dio ci siamo evitati il bello-ma-stronzo che è uno degli stereotipi che più odio nei fumetti/romanzi dedicati a un pubblico femminile.
oltre alla storia dei protagonisti, ovvero makoto e iriya, c'è spazio anche per i personaggi secondari, sopratutto le amiche di makoto, morinaga e shirayuki, che non sono semplici cactus sullo sfondo e dei quali spero venga approfondita la storia più avanti.
insomma, plausibilmente in molti avete già concluso la serie, quindi ne sapete più di me, ma posso dire che fino al terzo volumetto secondo me è un titolo da leggere.

in ultimissimo volevo spendere due parole su topolino 3127, quello che troverete anche a lucca nell'edizione variant e che negli ultimi tempi ha tirato fuori il peggio di internet.
ho letto praticamente qualsiasi cosa su questo volumetto: che si tratta solo di una sporca e bieca operazione commerciale perché costringe i lettori di pk a comprarlo per il prologo di cinque pagine de il raggio nero e perché c'è sio, che è la mmmerda.
ok. andiamo con calma. a parte il prologo e sio, e ci arriviamo anche a questi, c'è una bella storia di casty e faccini, topolino e il rampiro di transvitania, che già da sola avrebbe meritato l'acquisto del volumetto. godibilissima anche la storia successiva, zio paperone e la ghiaia filosofeggiante, un po' meno brillanti forse le storie di wizard of mickey, delle quali però a quanto pare non è fregato niente a nessuno su internet. divertente anche furfanti nelle tenebre, mi sarebbe piaciuta tantissimo disegnata da silvia ziche, era esattamente una storia nelle sue corde.
andiamo adesso al punto dolente. le storie di sio. o meglio: le storie sceneggiate da sio. sono tre storielline brevi - superpippo e il fraintendibile suono vocalico, zio paperone e non mi ricordo più come finiva il titolo e topolino e l'inseguimento a incastro - basate su un humor semplice e non-sense.
ora, a me sio non m'ha mai entusiasmata più di tanto, ovviamente non mi piace il suo stile di disegno, non mi fa sganasciare dalle risate come vorrebbe (dovrebbe?) e non faccio parte della schiera di fan che comprano scottecs in edicola eccetera. sono consapevolissima che ci sono un sacco di autori più bravi di sio che non hanno il successo di sio. e però.
sio ha un pubblico enorme, il suo talento è riconosciuto non solo dai suoi lettori, ma dalla gente che investe su di lui e sul suo lavoro (e sopratutto nel caso di topolino, non mi pare si stia parlando di gente che non ci capisce nulla di fumetto, anzi...), sio ha successo, piace, vende. mi spiace ragazzi, ma volerlo inserire su topolino per far avvicinare altri lettori al settimanale, magari quelli che seguono sio su youtube ma non hanno mai letto topolino, a me pare una buona, ottima mossa imprenditoriale. perché sì, gli editori sono imprenditori.
ero abbastanza scettica delle storie che avrei trovato, ma alla fine le ho lette e mi sono anche divertita. la terza mi ha davvero fatto ridere: merito anche dei disegnatori, questo esordio di sio secondo me è stato davvero promettente, e sono curiosa di vedere cosa altro può fare, con la buona pace di chi continua a sostenere che a parte barks e don rosa non esiste, o non dovrebbe esistere, disney (gente che mi fa un po' pena. che poi è plausibilmente la stessa gente che si diverte tantissimo con le vignette di merda pseudo porno - ebbene sì, ci sono anche con i personaggi disney, è stato uno shock pure per me - o passa il tempo a scrivere paperina-troia e a credere di essere divertente. siete la categoria di persone che mi fanno odiare internet e che mi rovinano l'umore).
solo una cosa non potrei mai e poi mai accettare, ovvero i disegni di sio su topolino. ma non credo succederà mai. se continua a scrivere questo genere di storie, brevi e divertenti, comincerò a ricredermi sul suo conto. (ma scottecs non lo compro)
quanto al prologo de il raggio nero.
sia chiaro: è un prologo, ovvero, una breve scena che introduce la storia principale. sia chiaro anche che se negli ultimi anni avete acquistato topolino solo per pk, per questo numero nessuno vi ha puntato la pistola alla testa e vi ha costretto a comprarlo. nessuno vi ha chiesto di uscire due euro e cinquanta dalla tasca per cinque pagine di prologo. forse non ve ne siete accorti, ma oltre quelle cinque pagine ci sono altre storie, potete leggerle anche se non c'è pk.
per come l'ho visto io, questo prologo è solo un bel regalo ai lettori di topolino, un bel modo di introdurre una storia attesa da mesi.
alla fine di tutto è un numero che vale la pena di comprare, e pace agli haters che continuano a infestare la rete. avete rotto .

due parole velocissime anche sul primo volumetto di rainbow days, uscito da pochissimo per starcomics. carino, ma niente di fondamentale. i protagonisti sono quattro ragazzi liceali, diversissimi tra loro eppure amici: natsuki, un sognatore con il mito dell'amore vero e della ragazza dolce e pura con la quale vivere una storia da shoujo manga, tomoya è il classico don giovanni,capace di essere impegnato con cinque ragazze in contemporanea e col vizio di correre dietro ogni gonnella che gli passa davanti. keiichi è un finto bravo ragazzo che sotto il suo sorrisino nasconde la sua vera natura di sadico. infine tsuyoshi, un appassionato di fumetti, fidanzato con una cosplayer.
dopo un natale disastroso, natsuki conosce anna, una ragazza un po' fredda e poco sociale, e si prende una cotta fulminante, anche se mari, amica di anna e dal pessimo carattere, rende tutto molto difficile.
è una letturina carina, dove i classici stereotipi da shoujo manga, fraintendimenti, baci rubati, primi amori, gruppi di studio, appuntamenti di natale, cioccolata di san valentino (c'è tutto!), vengono reinterpretati guardando la storia dal punto di vista maschile (inutile dire che questi quattro pulcini parlano molto più di sesso di quanto non farebbero delle fanciulle), ma non è un titolo fondamentale, almeno così sembrerebbe da questo primo volumetto.
per dirne una, seiho high school men'sè più carino, ma in fondo questo è solo all'inizio, per cui staremo a vedere!

lucca 2015 ~ riassuntone degli annunci

$
0
0
questa volta ho deciso di dividere gli annunci fatti a lucca non più per casa editrice ma per livello di gradimento della sottoscritta. quindi in definitiva aspettatevi un post pieno di considerazioni fuffose. ho cercato anche di mettere più informazioni utili possibili... e poi c'è yotsuba che mi aiuterà nell'impresa.
che inizi il riassuntone!


iniziamo da disney: nel 2016 uscirà una nuova serie di ristampe, simile a uack, ma dedicata a più autori, il primo sarà proprio don rosa. non è l'opera omnia come richiesto, ma magari è un buon modo per cominciare.
verrà concluso anche x-mickey, del quale mi auguro facciano una ristampa a fascicoli (non so voi, ma a me ne mancano pochissimi), ma non si sa nulla in merito. volendo potrebbero terminarlo anche su topolino, eh...
edit su x-mickey: entrerà nella collana legendary alla fine di wizard of mickey sempre nel 2016. non ho capito bene se sarà una ristampa, una ristampa più conclusione o solo nuovi episodi. sapremo a tempo debito.
per quello che riguarda mickey mouse mystery magazine, potrebbe, e sottolineo potrebbe, esserci una continuazione. non è stato detto esplicitamente, ma l'hanno lasciato intuire. in ogni caso sicuramente dipenderà da come va la ristampa.
ci sarà anche una nuova storia di enna/celoni, a concludere la trilogia horror iniziata con lo strano caso del dr. ratkylle di mr. hyde e dracula di bram topker.
inoltre, francesco artibani ha dichiarato in un'intervista a topolino.it che la prossima primavera, per il ventennale di pk, uscirà una nuova storia scritta da lui.
edit: ci sarà anche una ristampa di dracula con lo stesso formato dei cartonati della deluxe edition (e niente per me, ho la vecchia edizione monografica e mi tengo quella). ovviamente alla collana di cicciofigate si aggiungerà anche l'isola del tesoro, di radice/turconi, e quella non me la perdo per nulla al mondo, anche se ho la storia su topolino.
e poi, dopo la pink edition presentata proprio a lucca, ci saranno anche la sunny e la green, anche se non si sa ancora a quali autori saranno dedicate.

tra gli annunci bao publishing, per me al momento è sicura solo la non-sorpresa kobane calling, di zerocalcare, di cui qualche tempo fa si era già parlato e che, se la memoria non mi inganna, dovrebbe uscire ad aprile. ho già letto gli episodi usciti su internazionale, ma ci tengo ad avere il volume (e vorrei tanto recuperare tutto il resto di zerocalcare, diamine!, ho solo dimentica il mio nome...)

ringrazio tantissimo j-pop di aver annunciato solo il solito inferno di cazzate e gp e goen di non aver proferito parola ♥ (notare che queste vanno sotto la dicitura notizie bellissime, ormai ho il panico che acquistino i diritti di qualcosa che mi interessa).
circa akagami no shirayukihime, annunciato a gennaio 2013, hanno detto:
Questo è uno di quei titoli che abbiamo annunciato anni fa con un 99% di sicurezza. Il titolo ha acquistato improvvisa popolarità portando l'editore a voler rivedere i termini del contratto portandoci in una situazione di impasse. Al momento siamo quindi in stallo e non possiamo nè confermare nè confutare che il titolo venga effettivamente pubblicato da noi.
il che, se abbiamo fortuna, potrebbe voler dire che i giapponesi o sono schifati quanto i lettori italiani del loro ridicolo modo di lavorare e temono interruzioni, o più semplicemente preferiscono, per questioni di immagine magari, dare il titolo a un'altra casa editrice più valida, che a questo punto è planet manga o star comics. in tal caso, io farei i salti di gioia!
________________________________________________________________


molto probabilmente a settembre 2016 prenderò il volume di omaggi di vari autori dedicato ai peanuts (panini comics), nella speranza che il prezzo non sia spropositato.

star comics ha fatto la solita deludentissima conferenza di cui non mi interessa quasi nulla a parte hatsu haru, unico shoujo annunciato, nulla di incredibile ma pare carino, mi piacciono molto le storie d'amore viste da lui. e mi ha fatto venire voglia di provare anche accanto a te (è della stessa autrice, non l'ho mai letto perché è gp e non volevo correre il rischio di trovarmi con un'altra serie interrotta...). sono 5 volumi in corso, ma comincerà a settembre, per cui c'è tempo...
molto molto in forse le due miniserie i bambini che inseguono le stelle (viaggio verso agartha e il ragazzo di agartha), hanno dei disegni carini e sopratutto il primo sembra una lettura piacevole, il fatto che siano pochi numeri (tre e due rispettivamente) aiuta pure, ma mi sa che deciderò quando usciranno.

bao publishing ha annunciato diversi titoli, tra cui nimona, di noelle stevenson, sul quale devo informarmi, e odio favolandia, che non so, mi ispira poco... cioè, non lo scarto a priori giusto perché è skottie young, ma molto probabilmente non prenderò.

unico titolo planet manga che terrò d'occhio è one week friend, non lo conoscevo ma ha dei disegni adorabili e una storia che sembra carina, oltretutto è completo (sette volumi totali), e uscirà anche in edicola a partire da aprile.
________________________________________________________________


le serie star comics presenta e i graphic novel della star in generale, di cui trovate tutti i dettagli qui. scarsissimo interesse anche per i graphic novel e le varie serie di panini comics, qualche voglia di leggere la roba dedicata a star wars ce l'avrei, ma è davvero troppo poca rispetto ai soldi che dovrei spenderci e sopratutto rispetto al fatto che dovrei capire almeno da cosa iniziare...

come dicevo sopra, conferenza di star comics deludentissima. so che molti saranno contenti della nuova edizione di rough, ma adachi mi ha sempre delusa ogni volta che ci ho provato, per cui amen. per il resto è il solito tripudio di shounen e di seinen tutti demoni, mostri, horror vario ed eventuale. insomma, si passa alla grande.

bao ha tirato fuori un sacco di titoli per il prossimo anno di cui personalmente mi interessa praticamente nulla, ma magari qualcuno di voi sarà contento, per cui, ecco il listone: acqualung (il webcomic, che sarà comunque completato online e leggibile quindi gratuitamente), fight club 2 di chuck palahniuk e cameron stewart, ristampa di john doe in sei volumi (raccoglieranno i primi 24 numeri), il papà di dio, di maicol e mirco, pazienza di daniel clowes, plutona e roughneck di jeff lemire.

planet manga ancora più deludente di star: tra horror, mistery, spin off di roba che non ho mai seguito e non mi interessa seguire, è stata solo una lunga serie di nonono... e pensare che da loro mi aspettavo gli annunci più interessanti! vorrei solo informarmi un po' meglio su lupin, adoravo l'anime, ma non ho proprio idea di come sia il manga...

come accennato sopra, continuerò a non acquistare nulla da j-pop e senza nessun rimpianto. i loro annunci non mi interessano completamente.
________________________________________________________________


la botta più pesante me l'ha data proprio bao publishing, da cui sto aspettando da mesi notizie dei nuovi fumetti peanuts. avevano promesso sorprese per l'uscita del film, e l'unica sorpresa al momento è che non c'è nulla in programma.
idem per billy nebbia, nessuna notizia circa la pubblicazione degli altri volumi della serie... sigh!

drammatico anche il fatto che tra planet manga e star comics abbiano annunciato un solo shoujo! uno solo! ok, ce ne sono tantissimi appena iniziati (re re hello, rainbow days, shooting star lens, marmalade boy little, e tra poco uscirà anche romantica clock che non vedo l'ora di provare, dolce primo amore che quasi quasi un pensierino ce lo faccio, più altra roba che non mi interessa tanto), però speravo in qualcosa di nuovo per il prossimo anno...

flashbook e goen niente conferenze, un po' mi spiace per la prima, per la seconda chissene, tanto il 90% di quello che annunciano o non viene mai pubblicato o lo pubblicano per interromperlo/ritardarlo dopo il primo numero o giù di lì. j-pop e gp sono il male, a meno che non concludano una serie o pubblichino volumi unici non mi interessano proprio, quindi quasi non li considero nemmeno. spero che sta gente prima o poi impari a fare bene questo lavoro o se ne inventi un altro. ovviamente hanno bofonchiato le solite scuse ridicole circa le serie interrotte, dicendo di voler proseguire con almeno due volumi all'anno. ci credo poco.

mi aspettavo che qualcuno rivelasse di avere i diritti di macanudo (tempo fa avevo scritto sulla pagina di double shot per avere informazioni e mi hanno detto che i diritti di macanudo sono scaduti e sono stati comprati da un'altra casa editrice, ma non sapevano quale) e che dicesse qualcosa circa la sua prossima pubblicazione, invece niente, non se n'è saputo nulla di nulla. questa cosa mi intristisce tantissimo! era praticamente la cosa in cui più speravo per queste conferenze!

e quindi anche quest'anno posso scordarmi spica di chica umino, chihayafuru, living in a happy world e le altre opere di maki usami, manco a dirlo niente shimizu né yoshida... non ho proprio idea di quando e se si avvereranno questi desideri...
________________________________________________________________


e quindi il solito carico di spaesamento da aspettative deluse e beh poteva essere meglio che praticamente mi assale a ogni fiera dopo le conferenze. disney a parte, c'è davvero pochissimo che mi interessa. che sia la volta buona che io riesca a smaltire un po' di roba tra serie arretrate e wishlist?

disney definitive collection ~ fantomius - il ladro gentiluomo

$
0
0
non ho mai scritto nulla su questa bellissima nuova iniziativa panini/disney, eppure è già uscito il settimo numero della collana... mi sembra doveroso recuperare!

disney definitive collectionè una delle migliori collane degli ultimi tempi, una di quelle robe che i lettori di topolino sognavano da anni e che panini ha reso reale: una collana contenitore dove vengono raccolte in monografico, le migliori saghe d'autore pubblicate su topolino, a un prezzo basso e con un ottimo formato; i volumi contengono anche interviste agli autori e alcuni bozzetti, escono ogni due mesi, alternando i vari titoli, e costano 3,90€, per cui non ci sono scuse per perderseli.

attualmente i titoli pubblicati sono quattro: fantomius, darkenblot, pippo reporter e tutti i milioni di paperone. speravo tanto che a lucca dicessero qualcosa su altri possibili titoli che avrebbero potuto far parte della serie, sopratutto speravo in doubleduck, ma ancora non ci sono notizie...

in ogni caso, volevo scrivere due paroline su ogni serie perché è davvero una collana meritevolissima e molto interessante, sia per i lettori di topolino, ma sopratutto per chi, come me, queste serie se l'è perse alla prima pubblicazione.

cominciamo proprio con fantomius!

 

scritta e disegnata da marco gervasio, le straordinarie avventure di fantomius - ladro gentiluomo, è una saga ambientata nella paperopoli degli anni venti, e ha per protagonista il famoso ispiratore di paperinik, lord lamont john quackett, nobile e ricco, si nasconde dietro la maschera di fantomius più per spezzare la monotonia della vita mondana e per prendersi gioco dei suoi pari che, ovviamente, per necessità.

il ladro gentiluomo viene nominato per la prima volta nel 1969 in paperinik il diabolico vendicatore, sceneggiata da guido martina su soggetto di elisa penna e disegni di giovan battista carpi, storia famosissima nella quale paperino scopre a villa rosa tutti i marchingegni segreti e i diari di fantomius e indossa per la prima volta i panni di paperinik.
anche nelle storie successive, fantomius viene sempre solo citato, o al massimo impersonato da altri personaggi, e per poterlo vedere finalmente all'opera e conoscere le sue imprese, bisogna aspettare proprio la saga di gervasio, pubblicata inizialmente su topolino dal 2012.

ambientata durante la belle époque, la saga di fantomius ci presenta un ladro "rivoluzionario", che ruba un po' per divertimento, visto che le sue vittime sono sempre abbienti signorotti e riccastri che lo annoiano mortalmente, un po' per aiutare chi più ne ha bisogno, donando loro parte dei "guadagni" delle sue imprese. come lord quackett si presenta impacciato e goffo, lo stereotipo del ricco viziato ma incapace, mentre ovviamente sfodera tutte le sue migliori qualità quando indossa il costume di fantomius, un po' come don diego e zorro. aiutato dalla bellissima dolly paprika, nome d'arte di dolly papera, anche lei facente parte dell'élite della paperopoli bene e da copernico pitagorico, antenato del più famoso archimede, e dalle sue incredibili invenzioni, congegni e travestimenti, fantomius mette a segno uno dopo l'altro furti impossibili, sfuggendo sempre al commissario pinko, ai suoi agenti e persino a hercule paperot, investigatore belga trasferitosi a paperopoli proprio per acciuffare e smascherare il famoso ladro.

gli immancabili stivaletti a molla!

oltre ai riferimenti più evidenti come quelli che hanno ispirato alcuni personaggi, fantomius che si rifà a fantomas e arsenio lupin, dolly paprika che ricorda un po' catwoman, hercule paperot che è chiaramente un riferimento ad agatha christie e al suo ispettore poirot, e infine l'assonanza pinko/ginko (l'ispettore nemico di diabolik) nelle varie storie della saga troviamo un sacco di riferimenti letterari (abbiamo visto le citazioni a personaggi famosi della letteratura), e cinematografiche, che rendono le storie, già belle di per sé, ancora più godibili e divertenti.

da recuperare assolutamente, nella speranza poi che esca un volume con le quattro storie "fuori saga", uscite su topolino prima dell'inizio della serie stessa. intanto in questi due volumi ci sono le prime otto storie: il monte rosa, l'evasione di fantomius, fantomius a bordo, brutfagor, silenzio in sala, la maledizione del faraone, l'ottava meraviglia del mondo, fantomius sulla neve. la serie non è conclusa su topolino, ed è già presente il materiale per almeno un altro volume, che dovrebbe uscire - secondo l'attuale calendario "interno" della collana - a febbraio 2016.

il ladro di libri

$
0
0
prima me l'avevano consigliato, poi ha vinto il gran guinigi insieme a il porto proibito - che io ho adorato follemente - poi me lo sono trovata davanti alla feltrinelli con il bollino -25%.
insomma, gridava dai clacca comprami. e che dovevo fare?
che poi ultimamente ho un c*lo pazzesco con gli acquisti. anche la roba comprata d'istinto si è rivelata davvero meritevole, e pure il ladro di libriè rientrato a pieno titolo nella categoria oh ma che figata. sarà che l'ambientazione e le tematiche mi piacciono parecchio, sarà che porta, in modo divertente, a riflessioni sulle quali mi piace sbattere la testa già da un po' (arrivando anche a infilarmi in discussioni infinite nei momenti e con le persone meno opportune), però mi è piaciuto davvero tanto, e ve lo consiglio appassionatamente.
(ah, informazione di servizio: c'è il 25% su tutto il catalogo coconino fino al 15 novembre)


daniel brodin è il tipico studentello senza un soldo in tasca, pieno di ambizioni artistiche e letterarie e con una personalità da calzino spaiato, un inutile nessuno che pensa di voler diventare famoso come qualsiasi altro idiota pensi che l'arte si faccia solo per sentirsi dire uh bravo.
ama i libri fin da quando era bambino, li ama in modo appassionato, più della vita reale, e questo lo porta spesso e volentieri a rubarli. anche se bisogna dire che il nostro caro signor brodin è tanto bravo a rubare tanto quanto io so giocare a tennis. ed è proprio durante una fuga da un libraio che non vuole saperne di far finta di niente e lasciarsi derubare, che daniel incontra gilles e linda, due personaggi abbastanza sopra le righe, dediti ad alcol e droga tanto quanto alla poesia e all'arte intesi come rivoluzione e ribellione alla società borghese e conformista.
eppure daniel fino a ora non ha fatto altro che cercare di emergere in quella società borghese e conformista, del quale lo affascinano tanto gli oppositori, arrivando a spacciare per sue delle poesie italiane pur di farsi pubblicare e avere successo.
ma quando gilles e i suoi amici lo fanno entrare nel loro gruppo, e nel frattempo la società bene sta per ammetterlo nell'olimpo degli artisti, cosa deciderà di fare il nostro piccolo opportunista?
l'immediato successo letterario, i salotti, le pubblicazioni, oppure la vita da dissidente, le follie surrealiste?
daniel è una personcina piccola, inetta e sopratutto inconsapevole della sua vera essenza, invischiata in uno dei più importanti momenti per la cultura francese ed europea: è l'epoca di sartre e dell'esistenzialismo, del surrealismo, ma è anche il momento storico in cui fauvismo, espressionismo, decadentismo sono già storia, e per stupire, per emergere, bisogna superare quello che è stato, creare ancora più scandalo di quanto non si sia già riusciti a fare, scioccare e provocare ancora di più. come riuscirà uno come brodin a lasciare impresso il suo nome nella storia?

il ladro di libriè divertente e intelligente, ci porta davanti a scene a volte comiche, a volte grottesche. il punto di forza di questo libro è che l'inettitudine e la goffaggine, anche culturale e mentale, di brodin non portano mai al lettore una sensazione di amarezza o di pesantezza: in fondo il povero daniel fa ridere e di cuore, non gli si può voler male. brodin e le sue avventure disastrose sono uno spasso, un modo leggero per intrufolarsi nell'ambiente culturale forse tra i più intensi della modernità e per porsi le solite, irrisolvibili domande sull'arte, sulla sua essenza e sul suo obiettivo.
bravissimo alessandro tota - del quale spero di poter recuperare altro al più presto - alla sceneggiatura e bravissimo pierre van hove, il cui tratto - non troppo pulito e di certo non tra i più graficamente accattivanti che possiate trovare in giro - si sposa alla perfezione con la vicenda.

snoopy and friends - il film dei peanuts

$
0
0
vi dico solo questo: snoopy and friends se la gioca con inside out.


tenete ovviamente conto che chi lo scrive è alla soglia dei trent'anni e adora i peanuts. perché in sala (deserta, sarà che ci siamo andati di sera?) c'erano giusto tre bambini, e a un certo punto uno di loro ha esclamato questo film fa schifo. ovviamente io non riesco a credere che sia vero, nessuno sano di mente può pensare che i peanuts facciano schifo e ho giustificato la cosa pensando che il bambino in questione fosse esageratamente rincoglionito da peppa pig et similia, ergo affanculo. però ci tengo a precisare che non so quanto possa essere apprezzato dai bambini.
ma chissene, tanto io figli non ne ho (e se li avessi non bestemmierebbero mai così, figuriamoci).
stiamo divagando.

dopo mesi e mesi di attesa, snoopy and friends soddisfa appieno le aspettative, catapultandoci fin dai primi secondi, nell'atmosfera delle storiche strisce: c'è linus con la sua copertina, c'è sua sorella lucy, antipatica come sempre e come sempre innamorata di schroeder, che dal canto suo non si stacca dal pianoforte (l'inizio del film mi ha fatto ridere da morire!), ci sono tutte le noccioline più famose, patty, violet, pig pen, frida, marcie, piperita patty... ma sopratutto c'è charlie brown, con le sue ansie, le sue paure, le sue sfighe, gli aquiloni e gli alberi mangia-aquiloni, e c'è snoopy, il bracchetto dai mille volti con il suo fidato e inseparabile amico woodstock. c'è tutto questo e c'è molto altro, non manca lo sportello di aiuto psicologico di lucy, il grande cocomero, le brillanti trovate commerciali di sally e i siparietti tra marcie e piperita patty, ma non è, come potrebbe sembrare da un elenco simile, un accrocchio di varie scenette, bensì tutto segue un'unica trama ben precisa: è arrivata una nuova bambina, una ragazzina dai capelli rossi, e charlie brown ha il cuore e il cervello in pappa! farà di tutto per farsi notare, per non essere sempre il solito povero charlie brown; mentre il suo fedele amico snoopy, noto anche come asso della prima guerra mondiale, vivrà avventure emozionanti in dolce compagnia...

insomma, da fan dei peanuts posso dire solo che questo film è molto meglio di quanto potessi immaginare! è stato divertente, mantenendo quell'umorismo sempre intelligente e mai banale tipico dei vecchi fumetti, mai noioso, ha dato gioia alla parte più nostalgica di me che sperava di rivivere le emozioni delle vecchie strisce al punto che, bisogna ammetterlo altrimenti poi il misterioso recensore mi sputtana, è uscita anche una lacrimuccia. e sono tornata a casa con il sorriso stampato in faccia che non è passato per ore e ore. non smettere di sognare charlie brown, non smettere di crederci, non smettere di provarci. sogna in grande e non ti preoccupare se il tuo sogno può sembrare piccolo. io prendo appunti e cerco di diventare un po' più charlie brown.

a me poi è anche piaciuto molto il restyling in 3d, questa nuova versione grafica, nonostante sia molto più moderna, non tradisce lo stile di schultz: le espressioni, le animazioni, i gesti, tutto richiama i vecchi cartoni e le vignette, rendendosi allo stesso tempo più appetibile anche alle nuove generazioni, anche a chi magari i peanuts non li conosce proprio, e più in generale, si allinea perfettamente alle più recenti produzioni in fatto di animazione.
in definitiva è un capolavoro! quindi andate a vederlo immediatamente!

monster allergy ~ episodio 30

$
0
0
dieci anni fa usciva l'ultimo numero di monster allergy, poi la tunué, come sapete, ha comprato i diritti della serie, tirato fuori una mega ristampa e pubblicato l'episodio finale che avrebbe dovuto essere quello veramente conclusivo.

perché quell'avrebbe dovuto?
perché qui, secondo me, non si conclude nulla. e non credo che - sopratutto visto chi ha scritto questa storia - vogliano veramente bloccare la serie qui.
ma per spiegarvi tutto per bene devo fare il punto della situazione.
per leggere quello che c'è scritto qui sotto vi toccherà evidenziare con il mouse, perché ci sono mega mega spoiler, e io non voglio rovinare la lettura a nessuno.
se decidete di leggere quello che ho nascosto sappiate che vi brucerete il finale della vecchia serie e tutto il nuovo episodio. siete avvisati.


nell'episodio 29 zick perdeva il suo dom per salvare elena. per questo diventava incapace di vedere i mostri e ovviamente non era più un domatore.
nell'episodio 30 troviamo elena adulta, frequenta l'università, continua a fare la rifuggiatrice, anche se un po' a modo suo, fino a quando riceve la visita di bombo, che le chiede di andare ad aiutare zick. eppure per tutto questo tempo, quello che era stato il suo migliore amico e compagno di tante avventure, non le ha mai risposto a una lettera, né ha fatto una telefonata. è semplicemente sparito, e elena non l'ha presa troppo bene.
però se bombo dice che è grave... insomma, elena ritrova uno zick undicenne, tale e quale a quello che aveva lasciato prima del suo trasloco: la perdita del dom ha causato l'arresto della crescita, zick si è isolato per tanto tempo e sopratutto non ha voluto farsi vedere così dalla sua amica.
ma se tutto dipende dal non essere più un domatore, la soluzione è semplice: recuperare quel potere, e l'unico posto in cui farlo è il cimitero dei domatori, lì dove il dom, scomparso il suo proprietario, riposa in attesa di poter essere di nuovo utilizzato.
il dom di zick però non si trova lì, si è disperso durante l'ultimo scontro, così il nostro adorabile creatore di casini immani, sceglie un altro dom, uno che ispira davvero pochissima fiducia. diventa immediatamente coetaneo di elena, ci regala un paio di vignette che hanno riempito di gioia il nostro cuoricino di fangirl e amen.
a questo punto la domanda è solo una: come si può pretendere che questo sia un finale? col cavolo che così si finisce! questo è l'inizio perfetto per una nuova serie! zick ed elena di nuovo insieme (e tutti a shipparli, ovvio), zick è di nuovo un domatore e per di più ha il dom di qualcuno che non sappiamo chi sia stato ma di certo doveva essere qualcuno di particolare... e decisamente inquietante! io voglio assolutamente sapere cosa succederà adesso, di chi era quel dom, cosa faranno adesso zick ed elena... oddio sto sbarellando!
quindi forza, tirate fuori l'annuncio di una continuazione e rendeteci felici!

ora per quanto tutto questo sia bellissimo, emozionante, nostalgico (la foto di sfruscio invecchiato! mamma mia, le lacrime agli occhi!), eccitante eccetera, tunué mi ha delusa totalmente dal punto di vista dell'edizione. questo episodio 30, dal costo di 5 euro!, è un minilibrettino con la copertina leggerissima e persino più piccolo dei vecchi albi.
insomma, potevano quantomeno stampare un volumetto della stessa dimensione degli altri ventinove!

l'edizione è praticamente uguale a quella del volumino aspettando monster allergy, con il piccolo particolare che quello è un affarino che nulla aggiunge alla serie, con un paio di pagine in cui zick ed elena fanno - a modo loro! - un riassunto della vecchia serie, e le mappe dei luoghi in cui si svolge la storia. un gadget più che altro, una roba da fan che è carina e che in fondo costa solo un euro... ma cosa costava fare qualcosa di un pelino migliore per questo così atteso numero 30? vero è che puntano tutto sulla ristampa, vero è che l'episodio 30 è stato stampato solo per i vecchi fan, però sforzarsi un pelino di più non era male!

insomma, in definitiva, se avete tutta la vecchia serie (o se riuscite a comprarla usata a poco prezzo), comprate assolutamente questo numero 30, l'edizione è veramente miserella, ma il contenuto è è è... troppo!

der krampus

$
0
0
sono tornati i manticori anche quest'anno con un nuovo titolo, der krampus, presentato all'ultima edizione della manifestazione lucchese, e anche se - come sempre - io non c'ero, ho dovuto aspettare pochissimo per leggere questo volume (ancora una volta grazie mille ♥)


der krampus racconta tre storie, tre momenti in cui il mondo dei krampus e quello degli umani si incontrano e, inevitabilmente, si scontrano.
i krampus sono creature leggendarie del folklore alpino, mostri nati come spauracchio dei bambini durante le feste natalizie, ma vengono qui intesi in modo completamente diverso: figli della natura primordiale e della montagna, i krampus esistono dai tempi più antichi, dalla preistoria, hanno vissuto fianco a fianco con gli uomini, anche nei momenti più bui e difficili, in un eterno scontro per la sopravvivenza, fatto di paura e incomprensione.

che poi magari sono io, ma è questo quello che mi è arrivato da questi racconti: la nostra (nel senso di noi bipedi con pochi peli) incapacità di capire e vivere insieme a quello che ci sembra troppo grande, che ci fa paura. una riflessione su come distruggiamo in modo barbaro e stupido creature bellissime, fiere, regali, pensandole rozze e incivili quando siamo invece siamo noi che non riusciamo a comprenderle. ma anche il nostro modo di reagire davanti alle difficoltà: con violenza, con la smania di spazzare via tutto quello che non ci fa comodo nell'immediato.
la paura che viene dalla mancanza di accettazione, di empatia, di dialogo, con gli altri e spesso anche con noi stessi.

le dediche sulla mia copia di der krampus

le tre storie si collocano in tre momenti storici molto lontani tra loro: la prima - ambientata nel 3300 - 3100 a.c. - disegnata da anna ferrari e sceneggiata da brian freschi - nuovo arrivato nella tana dei manticori, che si è occupato dei testi di due storie e della prefazione - è ambientata nella preistoria, quando la differenza tra umani e krampus era ancora più labile: diversi nell'aspetto, entrambi vivevano cercando di proteggere le loro famiglie, i loro clan, raccontavano, con i graffiti tracciati nelle loro grotte, la loro storia, la loro lotta con gli umani, esattamente come succedeva nelle grotte dei nostri progenitori. era il momento in cui si potevano cambiare le sorti delle due specie, in cui si sarebbe potuto stringere un silenzioso patto di alleanza. ma la storia, si sa, non si fa con i se e con i ma.
forse l'episodio che mi è piaciuto di più, molto forte anche se amaro. bellissimi come sempre i disegni di anna, se la incontrassi le chiederei di disegnarmi mezzo mondo animale (quindi cara anna spera che non capiti mai!), vado pazza per come disegna, sopratutto quando si tratta di grossi bestioni pelosi (e di quelli piccoli e con i musini teneri, ne ho beccato uno e sono andata in brodo di giuggiole per mezz'ora! giuro!). e belli anche i testi di brian, che hanno saputo creare l'atmosfera giusta per raccontare qualcosa di tanto drammatico. bel colpo per i manticori!

la seconda storia - 1348 d.c. - è scritta e disegnata da ivan lodi, che mi ha davvero fatto ridere di cuore, nonostante ci si trovi in un momento decisamente poco divertente: infuria la peste, la gente muore a carrettate e anche i krampus non se la passano tanto bene, visto che mangiando i topi che portano la malattia, vanno morendo anche loro. solo uno di loro sembra rendersi conto del pericolo, e si mette in contatto con l'unica che può aiutarlo a salvare il suo popolo, una vecchietta col potere di comprendere il linguaggio animale - cosa che può sembrare figa fino a quando non scoprite di cosa amano parlare le dolci bestiole del bosco. in cambio del suo aiuto, il krampus le offre un oggetto che sembra essere molto prezioso e che si intuisce possa essere stato un primo e ormai perduto pegno di pace tra uomini e krampus.
ivan riesce anche questa volta a scrivere e disegnare una storia comica senza abbandonare l'atmosfera cupa della vicenda, placa un attimo la tensione accumulata con il primo episodio, dandoci il tempo, brevissimo, per tirare un sospiro di sollievo prima di spostare di nuovo l'attenzione sulla tragica storia dei krampus.

l'oggetto che abbiamo visto tra le mani della strega torna anche nel terzo episodio, disegnato da lorenza de luca e di nuovo sceneggiato da brian freschi, ambientato durante la seconda guerra mondiale, nel 1945 d.c., più precisamente tra le fila della resistenza italiana. tre partigiani, giovanissimi, stanno cercando di mettere in salvo la pelle, quando, in un rifugio di fortuna, si imbattono proprio in un krampus...
i disegni a matita di lorenza diventano sempre più belli (è migliorata tantissimo in questi anni, provate a fare un confronto tra sindrome e questo volume qui!) anche se questo è l'episodio più misterioso (per me almeno...) di tutti: come è arrivata la statuetta del krampus fin qui? e quale mistero nasconde realmente?

dopo i tre episodi c'è una bellissima raccolta di illustrazioni di vari artisti, una galleria di personaggi del folklore italiano ed europeo di spiriti, incubi, streghe e mostri, tutti con la loro storia.

ancora una volta i miei complimenti per il bellissimo lavoro al gruppo manticora, ormai il mio appuntamento fisso per ogni lucca comics... aspetto con ansia il prossimo anno già da adesso! e se voi non avete ancora letto i loro albi, fatevi un giretto qui!

nonostante tutto, restiamo umani.

$
0
0
non è facile riprendere a pubblicare recensioni di fumetti qui dopo tutto quello che è successo, non ci riesco così. vorrei scrivere qualcosa di intelligente, utile magari, in merito a quello che è successo, ma non mi viene fuori niente.
in fondo io sono una che chiacchiera a proposito di fumetti e poi forse non è questo il posto migliore in cui aprire discorsi di questo livello. allora ho pensato che potevo evitare tutto e ricominciare con i post, così, semplicemente, senza fare il gioco di chi vuole cambiare ogni nostra abitudine, anche la più piccola e insignificante.
però, come si fa a non dire nulla? come si fa a far finta di niente?

venerdì sera stavo smanettando davanti al pc, quando ho trovato per caso, su facebook, un link che parlava di sparatorie a parigi. ansia. panico. incredulità.
ho passato buona parte della notte davanti alla tv e al cellulare per cercare di capire cosa stava succedendo in quella città bellissima che mi ha incantata per pochi giorni e che rimane il mio sogno costante. ho provato angoscia, dolore per parigi e per tutte le altre città, per tutte le persone che subiscono in continuazione gli attacchi di questi mostri, e per chi, pur non entrandoci niente, viene infilato a forza nel gruppo dei cattivi.
mi è venuto fuori tanto schifo per gli sciacalli che sguazzano nelle tragedie per fare le loro ridicole campagne elettorali basate sull'ignoranza e la meschinità degli altri, incitando ad altro odio e chiedendo ancora guerra e violenza.
mi è salito lo sdegno a pensare che in fondo, questi pazzi disumani, li armiamo noi. e pensiamo a loro solo quando ormai è troppo tardi. o solo quando sono troppo vicini a noi o a qualcosa che interessa le nostre tasche.
e ho provato tantissima delusione per chi, in momenti come questo, sta a rompere le palle sulla necessità di mettere o meno il tricolore francese come immagine del profilo su facebook, o disquisisce di mode e altre minchiate. l'idiozia di tanti miserelli non riesce a farsi da parte nemmeno davanti a questo.
insomma ho passato il weekend a farmi il sangue marcio a pensare che, siamo sinceri, la gente fa schifo. senza speranza. semplicemente schifo.

ma mi è durato poco. perché per quanti miserabili ci siano sulla faccia della terra, ci sono anche persona meravigliose. a parigi, lo sapete, un sacco di gente ha accolto e aiutato chi fuggiva dai luoghi degli attentati. dappertutto ci sono state lacrime di dolore e commozione vere, sentite, a prescindere dal paese, dalla religione, da tutto.
anche qui, a palermo, a più di duemila chilometri di distanza, c'era chi accendeva candele o lasciava un fiore in memoria delle vittime parigine, e probabilmente delle vittime di ogni inutile crudeltà.

per quanto alcuni si stiano sforzando di rendere disgustoso questo mondo, la gentilezza, la bontà, la sincerità, il desiderio di pace e fratellanza, la necessità di aiutare chi ha bisogno, resistono.
nonostante tutto l'orrore, in fondo rimaniamo umani.
e sappiamo che è sempre una questione di resistenza, spesso anche solo mentale: non farsi piegare dalla paura, dalla bruttezza, dalla disperazione, dallo sconforto, dalla tristezza.
e per chi rimane umano, anche in mezzo a quest'inferno di idiozia, ignoranza e cattiveria, mi sento un po' orgogliosa di essere una persona.

il canto delle stelle

$
0
0
a un sacco di serie di fumetti tocca di ricevere pareri diametralmente opposti in quel gran marasma che è internet, con buona pace di chi si dispera cercando di capire se qualcosa vale la pena recuperarla oppure no.
io, ad esempio, ho ignorato il canto delle stelle per anni, visto che per anni ho sempre letto in giro che non è all'altezza di furuba, che è una mezza cagata.
quindi, visto che alla fine la serie l'ho recuperata e letta, mi sembrava giusto chiarire un po' in merito, a beneficio di chi ancora non sa decidersi a riguardo.
in effetti, di certo il canto delle stelle non è all'altezza di furuba, e non sarebbe poi tanto facile, visto che furubaè davvero un capolavoro, ma non è nemmeno mezza cagata, anzi, secondo me è una serie molto carina, che di certo però poteva svilupparsi meglio...

la trama è abbastanza banale: sakuya vive senza i genitori, in casa del suo scontroso cugino, lavora e va a scuola. ha un passato triste (se avete letto furuba sapete che con "passato triste" si intende una situazione disastrosa al limite della follia che solo la takaya potrebbe immaginare) che però non la scoraggia. sakuya sorride ogni giorno, si impegna in quello che fa, ha degli amici che le vogliono bene, è presidentessa dell'assurdo club gli amanti delle stelle: in pratica vive una vita normale come una ragazza normale. almeno fino al giorno del suo compleanno quando incontra chihiro. il ragazzo si è presentato a kanade come fidanzato di sakuya, mentre lei pensa che lui sia un amico del cugino. solo dopo i due scoprono che chihiro è un perfetto sconosciuto, ma sakuya è già mezza cotta: sconosciuto o no, le è bastato chiacchierare un po' con chihiro per rendersi conto che quel ragazzo riesce a comprenderla meglio di chiunque altro.
anche se sembra sparito, chihiro tornerà prestissimo nella vita di sakuya iscrivendosi nella stessa sua stessa scuola.
da questo momento la vita di sakuya e dei suoi amici, la psicotica ricchissima hijiri e il buon yuri, comincerà a subire parecchi scossoni emotivi, sopratutto a causa dell'atteggiamento di chihiro: dopo svariati numeri a chiedersi se non sia bipolare o abbia un gemello malvagio, ecco arrivare la spiegazione (tragicissima, ovvio) al suo modo di agire nei confronti di sakuya.

se i cliché da shoujo manga ci sono tutti, come sempre natsuki takaya allarga il concetto di amore anche agli affetti familiari e ai rapporti di amicizia, e lo fa con la sua solita dose di eventi e ricordi drammatici ai danni dei personaggi (non se ne salva uno, giuro, è peggio di una casa famiglia per minori abusati): genitori orribili che trattano i figli in modo devastanteè il leitmotif della storia, senza contare i fraintendimenti, le incomprensioni non risolte, i tentativi di suicidio e un sacco di altre amenità.
c'è però, anche qui come in furuba, una cosa che mi piace tantissimo: la volontà di non arrendersi al dolore, alla solitudine, alla tristezza. chi è ferito torna a sorridere per vedere altri sorrisi intorno a sé, chi vorrebbe disperarsi, non perde la speranza, chi ha conosciuto l'odio e l'indifferenza, non smette di essere gentile e onesto. questo messaggio, retorico quanto volete, poco mi importa, è stato il motivo per cui ho adorato questa storia. c'è tantissima dolcezza e speranza e un sacco di altre belle cose tra le pagine de il canto delle stelle, tutta roba che ai cinici criticoni potrebbe non andar giù, ma io sono già stanca di vedere cinismo e grigiore dappertutto. quindi se vi va di inzuppare qualche fazzolettino di lacrimoni di commozione, prego, questo è il fumetto che fa per voi.

disney definitive collection ~ darkenblot

$
0
0
avevo iniziato qui a parlare della collana disney definitive collection, con fantomius, questa volta tocca a darkenblot, serie ideata da casty e lorenzo pastrovicchio. e già questo dovrebbe bastare a convincervi a recuperare il due volumi usciti fino ad adesso.


da una prima idea di pastrovicchio di rimodernare e rendere ancora più temibile uno dei più pericolosi avversari di topolino, è stata successivamente creata da casty l'ambientazione perfetta per le due saghe di darkenblot: avangard city, la città più all'avanguardia del mondo, piena di robot, sistemi di trasporto sospesi in aria, ed edifici dall'aria futuristica. qui si è rifugiato macchianera, evaso per l'ennesima volta, per riuscire ad architettare l'ennesimo, complessissimo piano per la conquista del potere, e della città.
topolino, che vi si ritrova in seguito a uno scalo forzato dell'aereo su cui viaggiava, si ritroverà ad indagare sul perché i robot hanno smesso di obbedire alle leggi della robotica (sì, sono proprio quelle di asimov: 1- un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno, 2 - un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla prima legge, 3 - un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la prima o con la seconda legge) e si ritroverà faccia a faccia con macchianera e con il suo darkenblot, un potente robot/esoscheletro che darà parecchio filo da torcere al nostro eroe.

alle tre storie della prima saga, pubblicate sul numero 2 della collana definitive collection, si aggiungono altre quattro storie, che formano la seconda saga di darkenblot, ristampate del volume 6 della collana (che al momento è infatti il numero più cicciotto, nonostante il prezzo sia lo stesso degli altri volumi)


il genere robotico/avveniristico non è mai stato il mio preferito, ma due autori come casty e pastrovicchio non si possono assolutamente perdere: del primo ho iniziato ad amare gli intrecci delle storie non su topolino ma attraverso le varie ristampe, e posso dire che il suo topolino e le avventure in cui si ritrova, mi piacciono da morire, sono davvero storie meritevoli; pastrovicchio l'ho sempre adorato, dai tempi di pkna, e queste storie sono quanto di più simile al vecchio, glorioso pikappa, si potesse fare con i topi: ultracattivi, atmosfere dark che fanno un po'blade runner, robottoni e ipertecnologia. non ci sono i  viaggi nel tempo, e topolino non ha il mantello, ok, però secondo me se vi piace pk dovreste dare un'occhiata anche a darkenblot.

come accennavo sopra, al momento la serie si compone solo di sette episodi, tutti ristampati in questi due volumi della definitive collection. quindi, seguendo il calendario delle uscite, ad aprile o si anticipa il terzo volume di pippo reporter (ne parlerò tra due settimane! vi anticipo solo che al momento è la mia serie preferita ♥) oppure cominceranno le ristampe di una nuova saga (io accendo i ceri per doubleduck!)

lost in translation

$
0
0
le parole sono la cosa più bella e incredibile del mondo.
suoni che traducono concetti che traducono cose, azioni, pensieri. ci permettono di esprimere i nostri pensieri, di raccontare storie, di dar forma ai nostri sentimenti, e ovviamente sono il mezzo che abbiamo per capire gli altri. per me è davvero la cosa più bella che potessimo inventarci, è quasi come se fosse una magia.
ma forse la cosa più bella è che spostandoci da una parte all'altra del mondo, il modo di esprimere concetti cambia al punto tale che certe parole non esistono che in certe lingue, parole che non sapevamo potessero esistere, ma potrebbero darci la possibilità di esprimere quei sentimenti indefiniti che spesso non sappiamo raccontare.
il libro di ella frances sanders, lost in translation, è dedicato proprio a queste parole.


ogni parola di cui sanders ci racconta la storia è accompagnata da una bellissima illustrazione realizzata sempre dalla stessa autrice.

io ho desiderato questo libretto dal primo momento in cui ne ho visto la foto in giro su internet e - cosa rarissima per me - l'ho avuto il giorno stesso in cui è uscito, è stato un regalo e un souvenir dell'ultimo viaggio, e tra le pagine, in mezzo alle altre parole, c'è virtualmente anche quella che descrive l'emozione di girare per posti bellissimi ed estranei insieme alla persona che ami sentendo che con quella mano nella tua mano appartieni a ogni posto.

ma a parte i miei deliri romantici, ho scelto cinque parole dal libro, che mi piacciono tantissimo.
c'è samar, che è arabo, e traduce il perdersi nei racconti fino a tarda notte, senza rendersi conto del tempo che passa. non sapevo che potesse esserci una parola per una cosa tanto deliziosa, ma io adoro chiacchierare di notte fino allo sfinimento. lo adora meno chi mi deve sopportare...
komorebi, che in giapponese è la luce del sole che filtra tra le foglie degli alberi e gurfa, che in arabo è la quantità di acqua che si può tenere nel palmo di una mano: queste due parole si riferiscono a qualcosa di piccolo, di - forse - trascurabile. ma mi piace l'idea che anche qualcosa di così piccolo abbia una parola tutta per sé, è un bel modo di fare attenzione alle piccole cose e di rendere loro l'attenzione che meritano.
poi c'è ya'abournee, che sempre in arabo (urge leggere autori arabi, chi inventa delle parole così belle deve scrivere storie bellissime), indica la speranza, un po' macabra ma molto romantica, di morire prima della persona che ami, perché sai che non potresti sopportare la sua mancanza. parlare di morte alla persona che ami è forse un po' tabù, sopratutto quando si è giovani, ma questo è un sentimento che mi appartiene, e trovare un modo così perfetto per descriverlo mi ha un po' sorpresa.
per tornare allegri, c'è tsundoku, e qui i colpevoli siamo tanti! per i giapponesi questa parola indica un libro acquistato e non letto, solitamente impilato sopra ad altri libri non letti. possiamo però giustificarci che è la nostra scorta di storie per le situazioni di emergenza... di certo questo libro qui non ne farebbe parte, si divora in poco tempo e si risfoglia poi con piacere più e più volte.


ps. lost in translation aspettava di avere un post tutto per sé da circa un mese, ma l'attesa è valsa, me lo sono conservata proprio per oggi perché questo è il seicentesimo post su claccalegge! ci voleva qualcosa di bello per festeggiare, no?

la generazione

$
0
0
abbandonare il paesello in cui si è nati e cresciuti, sparire da casa dopo un litigio con tuo padre, non avere più contatti con la tua famiglia per anni, tutto per inseguire il tuo grande amore.
e se poi quell'amore finisce? e se non hai più modo di continuare a vivere solo? allora devi tornare, anche se tornare significa convivere con la nonna e tre zie impiccione...


è uscito da pochissimo il nuovo libro di flavia biondi, la generazione, ma io ho avuto la fortuna di poterlo leggere in anticipo (grazie ♥) e di poterci ragionare un po' su. perché rispetto ai suoi lavori precedenti, questo nuovo romanzo mi ha un po' sorpresa, ho dovuto aspettare di digerirlo per bene per poterne parlare. questa volta è stato impossibile un commento di pancia.
anche se rimangono i temi tanto cari a flavia - l'accettazione di sé, i rapporti con gli altri - qui si fa un passo avanti, l'universo narrativo si allarga dalla coppia (avevamo santo e davide in barba di perle, thomas e leone ne l'orgoglio di leone e diana ed edo in l'importante è finire) all'intera famiglia di matteo: le sue zie, sua nonna, sua cugina, suo padre: tutti legati da grandi incomprensioni e una punta di rimorso, ma anche da un profondo, silenzioso affetto.

matteo è un ragazzo chiuso, barricato in sé stesso, spaventato dall'essere giudicato e ancor di più disprezzato dagli altri. ha sempre temuto il dialogo tanto da rifiutarlo, così, quando è praticamente fuggito a milano dal suo amore, non ha nemmeno chiarito con suo padre, convinto che lui non lo avrebbe accettato.
adesso che l'amore è finito, si ritrova a convivere con le sue zie, ognuna, a sua volta con il suo carico di orgoglio, e con la cugina, sara, incinta di una bambina. pian piano, matteo inizierà a rendere la sua permanenza forzata a casa della nonna più tollerabile, proprio grazie a sara: parlare con lei, ascoltare i racconti di quello che era la sua famiglia prima che lui nascesse, durante la sua infanzia, cominceranno ad aprirgli gli occhi su tante cose alle quali non aveva mai neppure pensato. adesso, capire gli altri e capire sé stesso, sarà il vero modo per crescere, per diventare un adulto a tutti gli effetti.

quanto è facile pensare di essere sempre i soli a soffrire? quanto spesso ci convinciamo che per le altre generazioni, quelle che ci hanno preceduto, tutto sia stato più semplice, più lineare, come se chi ci ha cresciuto non abbia mai potuto amare, soffrire, sbagliare o compiere atti di incredibile coraggio? quanto spesso diamo per scontato che gli altri stiano solo lì per giudicarci, quando invece vorrebbero magari solo che fossimo disposti a spiegare, a raccontare?

non voglio fare spoiler perché la generazioneè un libro bellissimo, però devo dirlo: flavia mi ha sorpresa ed emozionata. lo fa ogni volta, ogni volta in modo diverso, ogni volta soffermandosi su qualcosa sulla quale forse non riflettiamo mai abbastanza; e questa volta lo fa con una storia dolceamara di una famiglia, che non è un essere unico e indistinto, ma un insieme di persone e delle loro storie, dei loro sbagli, delle loro paure, delle incomprensioni e dell'infinito amore con cui, anche a volte in modo silenzioso, hanno saputo crescere la generazione successiva.

commenti randomici a letture randomiche - parte IX

$
0
0
ho così tanta roba di cui devo assolutamente parlarvi che mi sono dovuta fare una lista per non entrare in paranoia. il problema è che adesso entro in paranoia ogni volta che vedo la lista. quindi, per cercare di smaltire un po' di roba, ho pensato di ricorrere alla mia non-rubrica randomica. poche parole e un sacco di fuffa, come al solito.


cominciamo da uno shoujo uscito da pochissimo, romantica clock, che ha catturato il mio cuoricino di shoujoaddicted fin dalla copertina tutta rosa e carina. anche se il modo in cui planet ha reso il titolo mi fa oggettivamente pena, anche se è mooolto simile a quella originale.

ma vabbè.
protagonisti della storia sono due gemelli, lui, aoi, è un tipo un po' strano, isolato dal resto del mondo, ama molto gli animali ed è un genio. lei, akane, è esattamente il contrario di suo fratello: popolare, casinista, piena di amici, bravissima negli sport ma una frana a scuola.
tra i due non scorre buon sangue, o meglio, akane detesta suo fratello per essere sempre stato il più bravo: in quanto gemelli, i genitori, i parenti, gli insegnanti, tutti insomma, si sono sempre sentiti in dovere di far paragoni tra i due, lodando aoi per la sua intelligenza e rimproverando akane per i suoi cattivi voti.
adesso, nel pieno dell'adolescenza, tra i due sembra possa cominciare a esserci un rapporto nuovo. aoi ha ripreso ad andare a scuola - ovviamente la stessa di akane - proprio perché lei gli ha chiesto di farlo, uscendo dalla stanza in cui praticamente vive rinchiuso da anni.
ma aoi non sembra affatto il tipo da avercela con la sorella che chiaramente non lo sopporta, e anche se non perde il suo ruolo di primo-in-tutto-quello-che-fa, sembra davvero molto ben intenzionato verso akane, per non dire che è il fratello che chiunque desidera. e sotto sotto anche akane gli vuol bene...
questo primo numero è molto introduttivo, presenta i personaggi al meglio e getta le basi per una serie che potrebbe essere davvero carina e interessante, nonostante sia già arrivata all'ottavo volume e sia ancora in corso. io di sicuro continuerò a leggerla, mi sono affezionata ai due gemelli fin da subito e non vedo l'ora di scoprire cosa ha in serbo il futuro per loro due!

altro titolo che mi ha colpita positivamente è i fuochi della sera, di giopota, del quale avevo già accennato a proposito de i guardiani della luce (è l'autore della copertina e delle illustrazioni interne).
diciamo subito una cosa: giopota disegna meravigliosamente e già solo per la copertina e le illustrazioni interne - sopratutto l'ultima, io la amo! giopota, se per caso leggi qui, ti prego, fai stampare almeno delle cartoline di quel disegno, voglio appenderlo in camera è bellissimo! - vale la pena di avere questo librettino.
librettino che raccoglie quattro storie brevissime, tutte legate da un sottile filo comune che è quello della solitudine.
impossibile raccontare di cosa parlano senza fare spoiler, ma un paio di cose mi tocca dirle: marinoè la storia visivamente più bella, e anche quella più poetica. fa male che duri solo quattro pagine, sarebbe fantastico se prima o poi diventasse un racconto un po' più lungo. mentre i mostri mi ha lasciata un po' turbata, tocca tematiche davvero troppo pesanti e liquida la questione con troppa leggerezza. molto bella anche le stelle dentro, la storia che chiude la raccolta, anche questa molto poetica, infine la prima storia, elio nel buio, mi sembra molto sull'onda de i guardiani della luce, è un inizio carino e intrigante per un fantasy. in definitiva un libretto interessante per conoscere un artista davvero molto promettente.

a proposito di giopota: prossimamente uscirà per bao publishing un anno senza te, scritto da luca vanzella e illustrato da giopota. io non me lo perdo per nulla al mondo. se nell'attesa volete piangere, qui trovate gennaio.

per chiudere in bellezza, due paroline veloci veloci su shani, il sidequel di lumina che era stato presentato a lucca quest'anno e che io sono riuscita a recuperare qualche giorno dopo al games academy di palermo, sulla quale non mi pronuncio neppure, ma che ha il pregio (l'unico credo...) di portare roba non troppo reperibile in giro.
questo dedicato a shani è un piccolo spillatino, come oggetto lontano anni luce dal volumone extralussuoso di lumina, una storia breve scritta e disegnata da tre giovanissimi autori della scuola del fumetto di milano e palermo: maurizio carnago alla sceneggiatura, disegni di paola amormino e colore di lorenzo lanfranconi, il tutto ovviamente su soggetto di linda cavallini ed emanuele tenderini, creatori della serie originale.
la protagonista di questa storia è - ovviamente - shani, che avevamo incontrato già nell'ultimissima pagina di lumina, e qui è coinvolta proprio nella disavventura che la porta ad apparire nella storia principale.
gli haloi come shani sono una delle tante popolazioni che abitano lumina e che, in virtù della loro capacità di stringere un forte legame con la natura del loro pianeta, hanno il compito di controllare il suo stato di deterioramento attraverso i totem e con l'aiuto dei fruff, buffe, dolci ma potentissime entità composte esclusivamente di energia. ma shani è anche, oltre che un'apprendista controllore, una gran casinista e anche un po' una spaccona, e in questo volumino veniamo a sapere come è riuscita a perdere il suo prezioso fruff.
più di metà dell'albo è fatto di interviste, schede, approfondimenti eccetera.
insomma, vero è che costa pochissimo, ma se non avete letto lumina e non avete intenzione di farlo, allora è assolutamente inutile acquistarlo. per chi invece ha letto il numero zero o ha intenzione di entrare in questo universo che si prospetta davvero vastissimo, allora è più che consigliata la lettura (e poi a me shani sta davvero simpatica, senza parlare di fruff che è semplicemente adorabile!)

e e e... mi rimane ancora da scrivere su altri volumetti acquistati a lucca! argh! spero di riuscire a mantenere il ritmo... intanto cercate di convincere voi il misterioso recensore a rimettersi al lavoro anche lui, la lista delle sue recensioni raccoglie titoli bellissimissimi!

ferea

$
0
0
eccomi di nuovo qui. breve assenza, chiedo scusa, ho avuto la crisi da pagina bianca, qualche impegno, una forte dose di non mi va di fare niente, e poco tempo passato davanti al pc.

parliamo di un po' di fuffa: è iniziato dicembre e io sono contenta come una pasqua! (va bene essere contenti come una pasqua vicino natale?) è il mio mese preferito perché in pochi giorni si concentrano un sacco di cose bellissime: preparare l'albero e addobbare la casetta di camilla, mangiare i dolci, il natale, i regali, il claccaday, la tombola e blabla. insomma io mi diverto tantissimo.
che poi quest'anno dicembre è iniziato anche meglio di quanto previsto visto che mi è arrivato un mega pacco pieno di fumetti (ve l'ho fatto vedere su facebook, ma voglio postare la foto anche qui) e quindi io sono piena zeppa di belle cose da leggere

tutta la roba presa dal sito panini più un intruso recuperato tramite bookmooch e arrivato in contemporanea... *u*

ma oltre questo, è arrivato il momento di continuare a scrivere qualcosa su tutti i miei bellissimi acquisti lucchesi, anche se è già passato un sacco di tempo, non ho finito di recensire tutto. sono pigra!

oggi tocca a un titolo che mi ha sorpresa molto e che vi consiglio caldamente di recuperare: si tratta di ferea, una fanzine autoprodotta da nyesis, nome collettivo dietro il quale troviamo elisa l. cross e sara fabrizi.

le copertine dei volumi usciti fino ad adesso

ferea contiene racers, un fumetto in stile euromanga, e delle light novel, oltre che a qualche illustrazione, editoriali eccetera.
avevo leggiucchiato il fumetto online e mi ero appassionata parecchio, ma ero un po' titubante riguardo alle light novel, invece mi sono piaciute anche loro!
andiamo con ordine.
racersè un fumetto disegnato con un tratto pulito ed elegante che strizza l'occhio allo stile giapponese, ambientato in inghilterra nella seconda metà dell'ottocento. il design dei personaggi fa molto steampunk, tra occhialoni da aviatore, corsetti e cappelli a cilindro. insomma, graficamente è molto molto accattivante, e questo gioca già a suo favore.
ma racers non è solo bello da vedere, ha anche una trama che si preannuncia parecchio interessante e contorta. dico preannuncia perché in effetti i capitoli pubblicati in ogni volumetto sono piccolini, per cui fino ad adesso si sono introdotti i personaggi e si è un po' accennato al mistero che li accomuna, anche se secondo me c'è ancora taaanto da scoprire (e io non vedo l'ora!)
conosciamo così il signor jenkins, un misterioso detective con la passione per i cappelli a cilindro e il desiderio ossessivo di catturare il criminale che si cela dietro il nome di x., nicholas, suo giovane assistente, un orfano salvato proprio da j., e ovviamente xiva, ovvero x., la criminale che sconvolge londra con i suoi crudeli omicidi. il cast dei personaggi si completerà più avanti con la dolce eveline e con hans, orgoglioso e arrogante. tra tutti loro, sembra esserci qualcosa di misterioso, un filo invisibile che li lega l'uno all'altro in un gioco pericoloso e apparentemente senza fine...
non posso dire altro, perché non voglio spoilerare nulla, ma non appena iniziate a intuire di cosa si tratta, rimarrete anche voi affascinati dalla storia e non vedrete l'ora di continuare a leggerla! anche se, sappiatelo, toccherà sperare nel prossimo lucca c&g per leggere il quarto volume...

i racconti pubblicati a fine del primo volume di ferea, séline e sindrome di stendhal, sono carini ma non eccellenti, questo va detto, ma la storia che inizia nel secondo volumetto e continua nel terzo, duplice realtà, mi è piaciuta molto di più, mi ha incuriosita parecchio ed è scritta in modo più sicuro e scorrevole. anche per questo racconto non vedo l'ora di avere in mano il quarto volumetto!
in definitiva un ottimo lavoro (anche per quello che riguarda l'edizione dei volumetti) che merita di certo di essere conosciuto, alle autrici vanno tutti i miei complimenti!

per tutte le info e per acquistare i volumi, visitate la pagina facebook di nyesis!

ps. oggi avevo previsto di continuare a parlare dei titoli della definitive collection con pippo reporter, ma slitterò il post di un paio di giorni (spero solo un paio... ugh!)

disney definitive collection ~ pippo reporter

$
0
0
finalmente vi parlo di quello che al momento è il mio titolo preferito della collana disney definitive collectionè che credo difficilmente lascerà il primato ad altro: pippo reporter, una bellissima saga scritta da teresa radice e disegnata da stefano turconi (gli autori di viola giramondo e il porto proibito).


la serie in monografico attualmente conta due volumi, usciti rispettivamente a febbraio e a ottobre 2015, che raccolgono i primi otto capitoli, ma gli episodi sono stati serializzati su topolino dal 2009 e l'ultimo è uscito ad ottobre di quest'anno, per un totale di quindici storie, per cui usciranno altri due volumi in monografico: se continuiamo a seguire l'attuale calendario, dovrebbero uscire a giugno 2016 e febbraio 2017. il che spiega perché il finale io l'abbia recuperato con topolino.

adesso che ci siamo subito tolti dalle scatole la parte noiosa, vi racconto perché pippo reporterè una saga bellissima e perché dovete immediatamente recuperarla se ve la siete persa.


ambientata nella new york degli anni 30, con un atmosfera che un po' ricorda il bellissimo wondercity, chiuso troppo presto e per il quale mi intristisco ancora, vede un conosciutissimo cast di personaggi disney che vivono ruoli un po' diversi da quelli a cui siamo abituati: così pippo, svagato e ingenuo come sempre, è anche un grande giornalista, con un ottimo fiuto per gli scoop, e lavora per il morning blot, giornale di proprietà di macchia nera, per l'occasione ribattezzato mr blackspot, che anche qui non perde il suo lato di criminale senza scrupoli, affiancato da pietro gamba e plotty plottigatt (rispettivamente gambadilegno e plottigatt). grande amica di pippo è minni, una ragazza dalle mille risorse che cambia spessissimo lavoro e che accompagna il nostro in avventure incredibili, mentre topolino, per questa volta almeno, rimane sullo sfondo e viene citato solo come il fidanzato di minni (grande rivincita! dopo anni in cui minni è stata relegata come appendice di topolino, finalmente le si riconosce il ruolo che merita), sfuggente e sempre impegnato con il suo lavoro di detective. ma ci sono anche clarabella, nel ruolo di claire la belle, indovina non troppo credibile innamorata del sindaco di new york horace horse, orazio.


pippo reporterè una serie decisamente molto più leggera dei lavori non-disney della coppia radice/turconi, ed è anche inevitabile considerando gli standard di topolino, eppure anche qui non manca quell'atmosfera poetica e a tratti un po' malinconica (estate a green pond, che farà parte dell'ultimo volume monografico ma che ho letto sul topo, mi ha davvero fatto venire i lucciconi agli occhi) che distingue i lavori dei due autori, così come non mancano i rimandi al cinema (un ombrello, un cappello un monello), alla letteratura (dieci piccoli caimani), alla musica (il rustico cavallerizzo)... non ve lo nascondo che alcune scene mi hanno davvero commossa, moltissime mi hanno divertita e nel complesso mi sono perdutamente innamorata di una serie che è forse tra le migliori disney che ho letto negli ultimi tempi insieme a pkne; senza contare che pippo e minni sono i miei personaggi preferiti (oltre ai paperi, chiaro), e che credo che il finale abbia fatto piangere - e farà piangere - più di una persona.

sarà difficile aspettare quest'estate per leggere gli episodi che mi sono persa, ma vi assicuro che vale veramente la pena di recuperare questa serie, anche per chi non è un appassionato di fumetti disney.

marmalade boy little 1

$
0
0
wataru yoshizumi, praticamente una tappa obbligata per una generazione e più di lettrici (e lettori) di shoujo manga. quando ero più piccolina la adoravo, manco a dirlo è stata una delle prime autrici che ho letto, poi pian piano la cosa è andata scemando, sopratutto per colpa di titoli che mi hanno parecchio delusa dopo due che invece rimangono ancora gelosamente custoditi tra i miei fondamentali, che sono cuore di menta (il primo manga della yoshizumi che lessi all'epoca del liceo e che ancora adesso rimane il mio preferito) e marmalade boy.


la storia di marmalade boy la conoscete tutti, ma vi faccio lo stesso il riassuntone: un bel giorno, la solare e allegra miki, scopre che i genitori vogliono divorziare e risposarsi, proprio con altri due ex-coniugi, i quali, a loro volta, hanno un figlio dell'età di miki, yuu.
superato lo shock di questo scambio di coppia, miki dovrà vedersela con il suo nuovo quasi-fratellastro, che ovviamente non fa nulla per collaborare. ma come previsto, presto la reciproca antipatia diventerà amore, e i due finiranno a vivere insieme felici e contenti.
amen.
e invece no!
dopo circa vent'anni dalla pubblicazione giapponese, e dopo una serie di titoli abbastanza insignificanti (molti non li ho nemmeno più provati, credo che l'ultimo che ho letto sia stato streghe per amore, ma non ricordo più), la cara yoshizumi torna con un prequel del suo titolo più famoso, marmalade boy little.

io mi sono gasata fin dall'annuncio: sarò fuori dal coro quanto volete, ma prima di spalare chili di merda sui sequel/prequel/spin off di roba che mi è piaciuta, aspetto - spesso con un certo entusiasmo - di provare, sperando che vada bene (ogni riferimento all'atteggiamento odioso del fandom di star wars in questi giorni è totalmente casuale voluto, banda di rompicoglioni che non siete altro!) e per quello che riguarda questo primo volume di marmalade boy little direi che è andata davvero bene, visto che mi è piaciuto tantissimo!
i protagonisti di questa nuova serie sono rikka matsuura (figlia del papà di yuu e della mamma di miki) e saku koishikawa (figlio della mamma di yuu e del papà di miki), praticamente i fratellini minori dei protagonisti della vecchia serie.
i due hanno sempre vissuto insieme, e infatti da piccina rikka pensava che saku fosse suo fratello e che entrambi fossero nati da due mamme e due papà (i sostenitori del terribile giender evitino questa roba perché si metterebbero le mani ai capelli. lol. ok la pianto), così quando si rende conto della verità ci rimane un po' male ma continua a vedere tutti come la sua - sicuramente strana - ma amata famiglia.
rikka e saku crescono insieme, felici e coccolati da quattro genitori e due fratelli maggiori, tutto sembra perfetto, ma si sa, l'adolescenza è una brutta bestia, e proprio durante i loro 13 anni, i due si ritrovano ad aver a che fare per la prima volta con l'amore! si crea l'inevitabile quadrato amoroso (la yoshizumi è bravissima in queste cose, dite quello che volete, ma quello che mi piace di più dei suoi fumetti sono sempre i legami incasinitissimi che si vengono a creare tra i personaggi), con aoi, il classico bel ragazzo per il quale rikka ha perso la testa, e rena, una ragazza bellissima e raffinata innamorata di saku.
oltre alle vicende dei nuovi personaggi, a proposito delle quali non vi svelo niente perché secondo me questo numero non merita spoiler alcuno, tornano in scena anche i protagonisti di marmalade boy: in primo luogo miki e yuu, che ormai convivono da anni, lavorano e pensano al loro - forse - matrimonio e ai - forse - figli che potrebbero avere (vi prego, sposatevi e tirate fuori due gemelli, necessariamente di sesso opposto, che magari la yoshizumi ci fa anche il sequel di cuore di menta!), ma anche ginta e arimi, oppure meiko (che, tanto per ingarbugliare le cose, è la mamma di aoi), tutti con la loro storia che di certo verrà approfondita nel corso della pubblicazione.


ritornare dopo tanto tempo a leggere un manga della yoshizumi, sopratutto tornare dopo tanto a vedere i suoi disegni, sicuramente più eleganti di quelli di un tempo, ma sempre inconfondibili, ammetto che mi ha commossa un po' e resa tanto felice.
mi è sembrato un salto nel tempo, a quando mi avvicinavo agli shoujo per la prima volta e mi si apriva davanti un mondo nel quale sguazzo da quasi quindici anni senza nessuna voglia di smettere.
questo primo numero è stata una bellissima lettura, non c'è stato neanche un attimo di noia, e per quanto tutto possa sembrare banale e scontato, io non vedo l'ora di farmi trascinare dentro questa nuova avventura. ah, ci sono certe faccette che mi hanno fatta ridere come una deficiente, quindi cercate di non leggerlo in pubblico o almeno, siete avvisati!

(piccola osservazione quasi fuori luogo: carissima natsuki takaya, perché per il sequel di furuba non ti consultavi con la tua collega e magari ti facevi dare qualche suggerimento? perché??? sarebbe stato bellissimo vedere tooru e kyo trentenni! sigh!)
Viewing all 698 articles
Browse latest View live